“Da ieri sul portale Deloitte, noto soggetto verificatore di pratiche legate a cessioni di credito nell’ambito del Superbonus 110%, è comparsa una sezione in cui si chiede al tecnico asseveratore di creare un video da caricare su Google Drive a supporto della documentazione allegata alla pratica di cessione del credito. Da presidente di un Ordine, ma ancor prima da libero professionista, ritengo assurdo e mortificante che un’asseverazione accompagnata da tanto di polizza assicurativa dedicata debba essere suffragata da un video in pieno stile social”. A denunciarlo è Raffaele Cecoro, coordinatore degli Ordini degli Architetti Ppc del Sud Italia e presidente dei professionisti di Terra di Lavoro. – continua sotto –
“Il portale in questione – spiega Cecoro – ha il compito di controllare le pratiche caricate ed anche la reale esecuzione dei lavori, chiedere un video all’asseveratore sembra equivalere alla chiara volontà di scaricare totalmente la responsabilità sui professionisti asseveratori che da circa due anni si vedono sballottati tra un cambio normativo ed una circolare dell’Ade, senza che nessuno metta fine a questa ridicola farsa. In paesi esteri, iniziative similari al superbonus italiano seguono procedure totalmente diverse, le banche agiscono con le stesse procedure utilizzate per le richieste di mutui, permettendo così di limitare concretamente i tentativi di frodi ed assicurando risultati celeri per la conversione del credito in moneta sonante”.
Cecoro stigmatizza fermamente questa iniziativa di Deloitte, ritenendola “lesiva della figura del professionista e poco efficace a livello pratico”. “Cosa varrebbe di più – si chiede il presidente degli Architetti casertani – se passasse questo becero modo di fare, un’asseverazione caricata sul portale Enea con computi metrici e calcoli termici oppure un video in cui il professionista assicura di aver fatto tutto seguendo le regole? Invece di lavorare e pensare a non commettere errori, onde evitare di incappare nelle colpe gravi del Decreto Antifrodi, penseremo a metterci in tiro per essere belli nel succitato video? Gli uomini in giacca e cravatta con la barba appena fatta, le donne con tanto di messa in piega e magari il rossetto in tinta con il portale Deloitte”. “Tutto ciò – conclude – accade mentre i vari consigli nazionali tacciono e i politici in vista delle elezioni sgomitano per assicurarsi 5 anni di stipendio a spese degli italiani. È proprio vero che non vi è mai fine al peggio”.