“Quello che è avvenuto al Mise è un fatto gravissimo che potrebbe portare a precedenti pericolosi. Non ci sono parole per definire l’atteggiamento della Whirlpool”. Lo afferma Stefano Graziano, neo deputato del Pd, dopo che la multinazionale americana ieri non si è presentata al tavolo voluto dal ministro Giancarlo Giorgetti – al quale partecipavano anche il collega Andrea Orlando (Lavoro), le Regioni e i rappresentanti sindacali dei lavoratori di Ancona, Varese, Siena e Caserta – e ha chiesto in una lettera il rinvio del summit dopo il 21 ottobre, in modo da aggiornare la revisione strategica sulla base dei risultati del terzo trimestre. – continua sotto –
Secondo Graziano, “lasciar correre un atteggiamento così irrispettoso della Whirlpool nei confronti del Governo e dei lavoratori appesi ad un filo, potrebbe portare ad un punto di non ritorno”. “Il Governo – è l’appello del parlamentare casertano – deve intervenire il prima possibile dando un segnale forte”.
L’assenza di Whirlpool al Mise è “un brutto segnale” per i sindacati, che sospettano sia in corso una trattativa per la vendita. “I rumors parlano di turchi o cinesi”, fa sapere la Fim Cisl che, intanto, se si va al tavolo dopo il 21 ottobre, ritiene che ci siano “gli estremi per denunciare il comportamento antisindacale dell’azienda”.