Aversa (Caserta) – Quella tenuta nella mattinata di lunedì 24 ottobre dal sindaco Alfonso Golia e dall’assessore alle Finanze, Francesca Sagliocco, è stata una conferenza stampa voluta dal primo cittadino per chiarire le voci diffuse da alcuni mezzi di informazione, dai social e dai “rumors” cittadini relative alla possibilità che sarebbero stati approvati “bilanci falsi” da parte dell’amministrazione. – continua sotto –
Accusa respinta da Golia già attraverso una diretta Facebook e poi nel corso della conferenza stampa nella quale, tra le tante cose, ha ricordato che la Corte dei Conti, nella nota trasmessa al Comune, non ha accusato alcuno di bilanci falsi ma semplicemente ha chiesto chiarimenti su alcune annualità dei bilanci approvati dall’Ente. Sottolineando che l’azione di controllo della magistratura contabile è normale ed avviene in tutti i comuni, Golia ha ribadito: “Questa amministrazione non ha mai commessi falsi. Più volte abbiamo provato a spiegare anche in Consiglio comunale il comportamento della amministrazione, evidenziando criticità note sulle quali, in parte, siamo già intervenuti nella nostra gestione amministrativa avviando una doverosa azione di risanamento. Per ricordarne alcune, ad esempio, abbiamo provveduto al ripristino dei fondi vincolati, abbiamo avviato un’attività di riscossione che oggi ci consente di avere una cassa di oltre 20 milioni”.
“La Corte dei Conti – ha ulteriormente ribadito Golia – ha rilevato un errore di calcolo, risalente al bilancio 2017, periodo della precedente amministrazione De Cristofaro, riportato poi nell’approvazione del bilancio consuntivo del 2018 che nessuno mai aveva evidenziato. È questo che ci chiede di correggere la Corte dei Conti e, di conseguenza, rivedere i bilanci successi che hanno subito le conseguenze di quell’errore per riapprovarli”.
Per quanto riguarda le altre prescrizioni a cui fa riferimento il documento trasmesso al Comune di Aversa il 21 ottobre, Golia ha chiarito che l’amministrazione aveva già avviato procedure per eliminare le cause che hanno dato spunto per le prescrizioni della Corte dei Conti. IN ALTO IL VIDEO
