Aversa, docenti francesi ospiti alla scuola “Pascoli” per progetto Erasmus

di Nicola Rosselli

Aria di Europa alla scuola media “Giovanni Pascoli” di Aversa (Caserta) dove, dopo lo stop forzato di due anni dovuto al lockdown imposto dalla pandemia da Covid-19, sono ripresi i partenariati internazionali. – continua sotto –

Ancora una volta, come capita oramai da circa un decennio, l’istituto scolastico aversano si apre all’internazionalizzazione, ospitando una delegazione di tre docenti francesi provenienti dalla Bretagna, precisamente dal collège Saint – Pierre Ploeuc l’Ermitage, in visita alla scuola di via Ovidio per la preparazione di un “Erasmus KA122” riguardante una tematica molto interessante ed attuale qual è l’alimentazione sostenibile. Un progetto al quale stanno lavorando anche docenti e studenti spagnoli che fanno parte dello stesso progetto e seguiranno a breve.

«E così, pur nella diversità di lingue, culture, provenienze, religioni, sistemi sociali, stili di vita – affermano gli organizzatori – abbiamo trovato il nostro punto comune: il cibo e le tradizioni gastronomiche dei nostri paesi. Valorizzando i prodotti tipici che per loro è la produzione di patate (il loro paese, infatti, è la capitale della patata) e tutte le ricette ad essa collegate. Il nostro paese si presenta invece come la culla del buon mangiare con la pizza e la mozzarella e altri cibi prelibati. Il prossimo obiettivo: creare con i ragazzi francesi ed i nostri alunni nuove ricette sostenibili che rispettino le nostre tradizioni e la nostra salute».

Sono stati tre giorni di condivisione tra i docenti della scuola partner e quella aversana che hanno portato a: «sperimentazione di nuove modalità didattiche, riflessione su temi di attualità sociale ed educativa, proposte per rendere le nostre scuole luoghi di vera inclusione per formare persone sensibili, europee, con principi di equità, che non hanno paura di spostarsi in un altro paese, senza pregiudizi, senza xenofobia. Tre giorni in cui ci siamo immersi in un ambiente realmente pluriculturale, in una natura lussureggiante, in cui i contrasti si fondono nell’armonia del vivere quotidiano», hanno dichiarato dalla scuola aversana. – continua sotto –

Parlando di cibo e alimentazione non potevano mancare le visite a diversi caseifici della zona e ad una enoteca. Non potevano mancare, infine, le visite ai luoghi canonici di Napoli e alla Reggia di Caserta intervallate da degustazioni di cibi tipici campani. Insomma, come tengono a precisare gli organizzatori: «L’Europa delle persone. “Uniti nella diversità” non sarà più solo uno slogan ma il risultato concreto di questo partenariato». SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

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