Aversa (Caserta) – Diventa sempre più concreta la possibilità di realizzare abitazioni in quella che fu l’area che ospitava lo stabilimento della Texas Instruments, il sogno industriale di Aversa svanito definitivamente a cavallo del nuovo Millennio. – continua sotto –
A decretarlo, in pratica, l’entrata in vigore della nuova legge regionale dell’agosto scorso. Una normativa che irrompe nell’urbanistica aversana evidenziando le inerzie di amministrazioni presente e passate, anche se l’attuale assessore all’urbanistica, il vicesindaco Marco Villano proprio non ci sta a passare per palazzinaro, come qualcuno l’ha apostrofato nel recente passato. Il numero due dell’amministrazione guidata dal sindaco Alfonso Golia difende la scelta di aver portato, nell’ultimo giorno di validità della normativa sul Piano Casa regionale, l’argomento per tentare, in extremis, di bloccare la realizzazione di nuove abitazioni.
«A chi dice che quella delibera di Consiglio comunale con la quale abbiamo escluso dall’applicazione del piano casa l’area della ex Texas sarebbe inutile – ha detto l’esponente Dem – dico che si tratta di un atto politico che andava fatto. Alla luce della vecchia legge regionale non potevamo non agire così come abbiamo agito. Ho chiesto agli avvocati del Comune un parere sulla situazione venutasi a creare alla luce della nuova legge regionale dell’agosto scorso. Ebbene, per le aree industriali dismesse, se è vero che non è previsto alcun aumento di volumetria, non è previsto nemmeno alcun intervento di esclusione di aree da parte del Comune. Insomma, il privato, anche in deroga agli strumenti urbanistici, potrà variare la destinazione d’uso, mantenendo, però, la volumetria preesistente».
Dopo la spiegazione tecnica arrivano anche le motivazioni politiche: «Noi abbiamo, con quella delibera, manifestato il nostro intento che è chiaro ed è quello di non avere nuove residenze lì. Non comprendo perché si voglia per forza far passare questa amministrazione come una amministrazione di edificatori. Sono disponibile al confronto su questi temi e lo cerco quotidianamente con i componenti della commissione urbanistica e con le forze politiche di opposizione». – continua sotto –
In proposito, ad una specifica richiesta di Villano, i due avvocati del Comune di Aversa, Domenico Pignetti e Giuseppe Nerone, avevano risposto: «Il legislatore regionale ha con l’articolo 4, comma 5, della Legge regionale Campania numero 13/2022, disposto per gli edifici residenziali la possibilità di un incremento volumetrico, quale incentivo per la rigenerazione urbana e per la riqualificazione de patrimonio esistente. Ha sancito con il successivo comma 5 che le amministrazioni comunali possano, con delibere del Consiglio Comunale, individuare le aree e gli edifici su cui non consentire gli interventi con incentivi volumetrici di cui al comma 4. I successivi commi 13 e 14 dell’articolo 4 della Legge regionale 13/22 si riferiscono agli immobili dismessi, per i quali non è previsto alcun incentivo volumetrico e quindi alcun intervento del Consiglio comunale».