Aversa (Caserta) – Il sindaco Golia, cerca di cancellare il colpo ferale ricevuto dalla Corte dei Conti e che lo ha letteralmente steso al tappeto. E così, con una divertente intervista, con un vero pezzo di cabaret politico, tenta di rialzarsi evocando “le destre che non hanno argomenti e vogliono fuggire dalle responsabilità…che non hanno argomenti…che lanciano la palla in tribuna e così via, ‘sfrenesiando’, come si dice nel nostro icastico dialetto”. – continua sotto –
“Cosa rispondere a un Golia che elude del tutto lo scottante (per lui e per i suoi) tema degli addebiti mossi dalla Corte dei Conti affidandosi ai soliti vaneggianti slogan e a generiche affermazioni di rito che rivelano solo lo stato confusionale in cui versa? Forse bisogna ricordargli, per rianimarlo e tentare di farlo tornare in sé, che in Consiglio comunale e in Giunta è appunto sostenuto da elementi provenienti da quelle che lui definisce ‘destre’? O forse per contestargli che ora è molto comodo piagnucolare per ottenere il sostegno, come lui testualmente implora, di ‘tutte le forze politiche per portare la città fuori da questo difficile momento’?”.
“Spieghi prima, il ‘sindaco con lo zaino’, come e perché ha gelosamente nascosto nei suoi cassetti tutti i rilievi della Corte dei Conti, mantenendo all’oscuro ‘tutte le forze politiche’ che ora pietosamente e strumentalmente invoca. Riveli le reali motivazioni del licenziamento dell’ex assessore Carpentiero. Chiarisca le ragioni che hanno giustificato la redazione di ‘certi’ bilanci, la cui approvazione pesa ora come una spada di Damocle sulle teste dei ‘poverini’ che li hanno proposti e approvati. Lo faccia al più presto, magari con un Consiglio comunale aperto, mettendo però subito a disposizione tutta la documentazione a supporto delle situazione contabile”.
“All’esito, anche ‘le destre’, come lui da improvvisato e poco credibile ‘ideologo’ ama definirle, sapranno fare la loro parte. Soprattutto a tutela di coloro che, forse in buona fede e concedendo una fiducia mal riposta, hanno approvato atti dai quali possono derivare conseguenze non augurabili nemmeno al peggior nemico politico”.
