Capua (Caserta) – La basilica di Sant’Angelo in Formis è tra i monumenti e gli insediamenti della lega delle abbazie benedettine candidate ad entrare nel cosiddetto patrimonio mondiale dell’Unesco. – continua sotto –
Il vantaggio principale connesso alla ratifica della convenzione del Patrimonio Unesco è dato dall’appartenenza ad una comunità internazionale che apprezza e tutela i beni di importanza universale, rappresentativi di un mondo con esempi eccezionali delle diversità culturali e delle ricchezze naturali. Per essere iscritti nella lista Unesco occorre rispettare dei criteri stabiliti dalle linee guida per l’applicazione della suddetta convenzione. Proprio in virtù di questa candidatura della Basilica di Sant’Angelo in Formis, che si inquadra nella valorizzazione e nella promozione di uno dei siti religiosi e artistici, e che vanta, non solo una storia millenaria, ma anche un ciclo pittorico completo dell’XI secolo, espressione della cosiddetta Biblia Picta secondo lo stile “proprium campano locale” del “bizantino meridionale”, il giorno 19 ottobre, alle ore 10, si terrà in chiesa il convegno “Gli insediamenti benedettini altomedievali in Italia”.
L’evento vanta il patrocinio del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, nonché del Centro per la Storia dell’Arte e dell’architettura delle città portuali. La kermesse culturale sarà contraddistinta dai saluti istituzionali del rettore della Basilica benedettina di Sant’Angelo in Formis, don Francesco Duonnolo, del direttore del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali, dell’Università Luigi Vanvitelli, Giulio Sodano, dalla direttrice associata dell’Edith O’ Donnell Istitute of Art History, Sarah Kozlowski, dal responsabile per la Terra di Missione del Dipartimento di Lettere dell’Università Vanvitelli, Domenico Proietti, dall’assessore al Turismo della Regione Campania, Felice Casucci.
Previsti gli interventi della preside e referente scientifico per la candidatura Unesco di Sant’Angelo in Formis, Alessandra Perriccioli, del coordinatore e responsabile scientifico del progetto candidatura Unesco – Scuola Imt Alti Studi Lucca, Ruggero Longo, della rappresentante dell’Università della Tuscia, Viterbo, Maria Andaloro, e di Elisabetta Scirocco della Biblioteca Hertziana di Roma.