Sant’Arpino, manutenzione immobili. Lettera e Pezone: “Discriminati due ex dipendenti Multiservizi”

di Redazione

Sant’Arpino (Caserta) – Presentata, nei giorni scorsi, dai consiglieri di minoranza Salvatore Lettera e Francesco Pezone un’interpellanza sull’affidamento per la manutenzione degli immobili comunali, dei parchi pubblici e della pubblica illuminazione. – continua sotto –

Il 25 febbraio di quest’anno il responsabile del servizio manutenzione produceva la documentazione con l’indagine di mercato per la manutenzione di impianti di pubblica illuminazione per sei mesi e, con una successiva determina, si affidaba l’appalto con procedura negoziata alla ditta “San Bernardin” di Frattamaggiore. Pezone e Lettera hanno fatto presente all’amministrazione comunale che con la delibera di Consiglio comunale del 29 giugno 2017 si dava atto di indirizzo nei confronti dei responsabili di area del Municipio affinché nella predisposizione degli atti di gara per l’affidamento dei servizi pubblici venissero salvaguardati i livelli occupazionali in linea con le indicazioni del nuovo codice degli appalti.

“In entrambi i provvedimenti – fanno sapere gli esponenti di opposizione – non si fa assolutamente menzione dell’atto di indirizzo fornito con la delibera di Consiglio comunale sulla salvaguardia dei livelli occupazionali. C’è da specificare, inoltre, che in seguito del provvedimento di liquidazione della Ecoatellana Multiservizi Srl due dei dieci dipendenti sono rimasti privi di occupazione. Rappresenterebbe un preciso obbligo morale, oltre che normativamente previsto, garantire ai cittadini che hanno lavorato per il Comune, ovvero per una società dello stesso controllata, una continuità lavorativa e la salvaguardia occupazionale degli stessi, anche in considerazione della fortissima crisi che attanaglia la società”.

“Non capiamo le ragioni – continuano Lettera e Pezone – per le quali non vengano tutelati solo due dei dieci ex dipendenti della ditta Ecoatellana Multiservizi Srl, portandoli, così ad essere discriminati e fortemente penalizzati. Non capiamo perché, nell’affidare il servizio di manutenzione, non è stato previsto l’inserimento della clausola di salvaguardia occupazionale di cui all’articolo 50 del Decreto legislativo numero 50/2016 e vogliamo sapere, inoltre, quali saranno le azioni che saranno poste in essere da questa amministrazione comunale al fine di tutelare i due lavoratori rimasti esclusi e penalizzati. Abbiamo chiesto che venga preventivamente acquisito il parere, nel merito, da parte del segretario generale anche nella sua qualità di responsabile Anticorruzione e Trasparenza dell’Ente”.

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