Aversa (Caserta) – Psicosi spinaci avvelenati anche ad Aversa. L’effetto mandragora di machiavelliana memoria è esploso nella giornata di ieri anche nella città normanna dove a farne le spese sono state quasi tutte le verdure fresche, fatta eccezione per le lattughe. Diversi fruttivendoli, infatti, hanno evidenziato che i loro clienti hanno preferito glissare sull’acquisto di verdure. – continua sotto –
A scendere in campo in città sono stati i due ispettori tecnici della Unità Operativa di Prevenzione Collettiva coordinati dai dirigenti di settore. Otto le cassette di spinaci sequestrate in via cautelare dagli ispettori dell’Asl, allertati dai carabinieri, ad un venditore ambulante di Brusciano, in provincia di Napoli, che si era piazzato con il proprio camioncino ad Aversa, in viale Europa, in prossimità del mercato ortofrutticolo cittadino. L’uomo, che era anche sprovvisto di regolare licenza necessaria per la vendita, ha riferito agli addetti dell’Asl di aver venduto una sola cassetta di spinaci ad un signore che l’ha lasciata presso di lui e sarebbe passato, poi, a prenderla.
Dall’Asl sottolineano che il sequestro è a scopo esclusivamente cautelare. Gli spinaci oggetto del provvedimento, infatti, sono stati inviati in laboratorio per la verifica. Contemporaneamente, grazie alla collaborazione dell’ambulante napoletano, si sta cercando di ricostruire la filiera con i diversi passaggi di mano fatti dalla verdura prima di giungere a lui e al mercato di viale Europa. All’interno della stessa struttura gli ispettori dell’Asl non hanno rinvenuto altri spinaci.
La situazione è seguita con attenzione anche dal sindaco di Aversa Alfonso Golia in costante contatto con i competenti uffici di prevenzione collettiva dell’Asl di Aversa. Golia ha anche invitato gli aversani a prestare attenzione al consumo di spinaci ma, nel contempo, ha anche sottolineato che non bisogna creare una psicosi. Intanto, l’Asl invita tutta la popolazione ad evitare prudenzialmente il consumo di ortaggi a foglia larga freschi, compresi gli spinaci acquistati nelle ultime 48 ore, sostituendoli eventualmente con spinaci congelati, e dispone che tali ortaggi freschi non siano inseriti nelle tabelle dietetiche per il consumo alimentare nelle mense scolastiche. – continua sotto –
Proseguono, ovviamente, gli accertamenti dei carabinieri in sinergia con il Nas e con personale specializzato delle Asl territorialmente dopo il caso dei cittadini flegrei vittime di intossicazione da mandragora. Si sta percorrendo la filiera di distribuzione di quei prodotti per rintracciare i lotti di verdura verosimilmente a rischio di presenza di mandragora. Una pianta altamente tossica, resa famosa da Niccolò Machiavelli che ha scritto un’opera nella quale la protagonista è questa pianta pericolosa per l’uomo sino a provocarne la morte.
Da quanto accertato finora alcuni dei lotti sono stati commercializzati da società di Forio d’Ischia, Aversa, Volla, San Valentino Torio (Salerno) e Avezzano (L’Aquila). Le Asl territorialmente competenti, così come è avvenuto ad Aversa, hanno sottoposto l’alimento a blocco ufficiale per effettuare campionamenti e analisi.
Per quanto riguarda Pozzuoli, appartengono a tre famiglie diverse le 10 persone intossicate dopo aver consumato mandragora nei comuni flegrei e ricoverate all’ospedale cittadino. Una è in prognosi riservata ed è stata trasferita presso l’ospedale San Giuliano di Giugliano. È questo il bilancio tracciato sino alla serata di ieri dall’Asl Napoli 2 Nord. Allucinazioni e problemi gastrointestinali i sintomi rilevati. La stessa Asl ha allertato i pronto soccorso del territorio per eventuali arrivi di altri intossicati. Tecnici della prevenzione sono in giro con Nas e carabinieri di Pozzuoli, così come nelle altre aree interessate stanno facendo gli uffici territorialmente competenti, per eventuali ritiri di verdura a scopo precauzionale. Quella finora sequestrata è verdura sfusa, quindi per quella confezionata non ci sono stati problemi.
