Carinaro (Caserta) – Dopo il forfait della Whirlpool dagli ultimi tavoli al Ministero dello Sviluppo economico, a conferma che l’azienda intende procedere ad una revisione strategica delle attività produttive, gli operai pretendono un percorso chiaro e netto che possa dare garanzie per il loro futuro. La protesta non riguarda solo Napoli, anche nel sito di Carinaro i circa 280 addetti al polo logistico ricambi stamani si sono astenuti per due ore dal lavoro. – continua sotto –
Insieme agli operai e ai rappresentanti sindacali, hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni, tra cui i neo parlamentari Gianpiero Zinzi e Gimmi Cangiano e i sindaci di Carinaro, Nicola Affinito, di Gricignano, Vincenzo Santagata, di Cesa, Enzo Guida, e di Sant’Arpino, Ernesto Di Mattia. La preoccupazione è quella che il famoso “processo di reindustrializzazione” si riveli una falsa promessa da parte di Whirlpool che, stando ai rumors, potrebbe trasferire il polo ricambi all’estero, ma qualcuno sospetta che sia in corso addirittura una trattativa per la vendita.
“Una situazione delicata, soprattutto in un momento di profonda crisi economica come quello che stiamo vivendo oggi”, ha commentato Affinito, sottolineando: “Come amministrazione comunale siamo al fianco dei lavoratori a scioperare e a chiedere la tutela degli attuali asset occupazionali. Il governo deve esercitare poteri straordinari per evitare che si ripeta quanto accaduto a Napoli”.
“La multinazionale americana deve prendersi le proprie responsabilità e dare finalmente delle risposte concrete. Non consentiremo più di giocare sulla pelle dei lavoratori”, ha detto il deputato Cangiano di Fratelli d’Italia. “Con la formazione del nuovo governo – ha concluso il parlamentare aversano – confidiamo di dare risposte immediate agli oltre 300 dipendenti della Whirlpool e alle loro famiglie. Difenderemo con le unghie e con i denti il loro posto di lavoro”. – continua sotto –
“Piena e incondizionata solidarietà agli operai Whirlpool, – è stato il commento del deputato della Lega, Zinzi, al termine della manifestazione – preoccupati per le conseguenze della decisione della multinazionale di procedere ad una revisione strategica delle attività produttive. Terra di Lavoro e i suoi lavoratori meritano rispetto. È arrivato il momento di pretenderlo e garantirlo”. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA (foto di Salvo De Rosa)