Napoli – Sabato 19 novembre, alle 15.30, nella Cappella Templare di Santa Maria Coeli San Gennaro, in Vico Molo alle due Porte, zona Arenella di Napoli, si terrà il settimo incontro di storia templare. E’ la chiesetta arrampicata ai fianchi dell’Arenella, in un borgo di campagna che i napoletani, dal 1400 in poi, elessero a luogo di ristoro per il corpo e per la mente. Un minuscolo borgo delle due porte all’Arenella, che esiste ancora e conserva intatto il fascino della sua storia. In cima a via Cattaneo c’è uno slargo sul quale affacciano ancora le due antiche porte, che poi sono solo due archi piccolini. – continua sotto –
Attraversando quello di sinistra si entrava nel vico delle fate che oggi si chiama più pomposamente «Arco San Domenico», quello di destra invece portava al vico Molo alle due porte che conserva lo stesso nome: «molo» perché affacciava direttamente sul mare di Napoli che rende il luogo magico, quindi ideale per questo genere d’incontri. Lo spirito di San Bernardo di Chiaravalle aleggia oggi su questa Chiesetta sede dei Cavalieri della Fede e sul suo borgo e ci si sente protetti e sicuri.
All’incontro saranno presenti come relatori il Gran Priore Internazionale Massimo Maria Civale, il cine operatore Gran cancelliere Massimo Guerritore e lo storico giornalista Michele Di Iorio che avrà come tema le ultimissime notizie sulla presenza di Jacques De Molay a Napoli e l’interrogativo: “Hugues de Payns cavaliere dell’antica Nocera dei Pagani fu il fondatore dei cavalieri Templari? Hugues non era altri che Hugo de Paganis. Nocera, infatti, nel medioevo si chiamava Nocera de Pagani e comprendeva una vasta zona dell’agro nocerino sarnese”.
Il giornalista Michele Di Iorio porterà per mano i presenti attraverso questo tema affascinante, mostrandoci la concreta possibilità che il fondatore di questo ordine religioso fosse un cavaliere Nocerino e non un cavaliere francese, come la consuetudine continua a dirci. “Interessante la tesi proposta, sostenuta da una ricca documentazione che ci ha costretto a riflettere come la storia venga spesso manipolata da interessi nazionali. Tutti noi possiamo diventare Cavalieri della Fede”, ci spiega Massimo Maria Civale, sottolineando: “Assommando ai valori laici anche quelli cristiani si afferma il concetto che il ‘Cavaliere della Fede’ sia il naturale difensore dei più deboli, degli sfortunati, e sia il riparatore di ingiustizie, il ricercatore della verità, colui cui la fedeltà alla parola data sia un punto fermo nella propria vita, e tante altre cose buone dal punto di vista etico”. – continua sotto –
Storicamente si verificò una trasformazione del concetto di Cavaliere per cui gli ideali cavallereschi trapassarono nell’ideale cortese, e quindi il Cavaliere divenne portatore oltre che di valori come la prodezza, l`onore, la fedeltà, la lealtà, anche di liberalità (disprezzo del denaro) , di magnanimità (donare anche prima che sia chiesto), di senso della misura (parsimonia nell’uso delle ricchezze), di cortesia. “Tutti i giorni – spiega Civale – i nostri fratelli e sorelle templari cercano Dio nel proprio agire quotidiano, attraverso la beneficenza, il soccorso, l’umana Fratellanza praticata nel Suo Santo Nome, la Fratellanza verso i suoi ‘commilitones’, l’umiltà e l’altruismo. Tentare ogni giorno di essere buoni Cristiani e buoni Cavalieri Templari vuol dire dare un senso alla nostra vita terrena, che è, per noi, un dono di Dio che non può né deve essere sprecato alla ricerca di soddisfazioni effimere. Allora cerchiamo di essere sostegno morale, psicologico e materiale alle persone meno fortunate, ai fratelli in difficoltà fisica, o psicologica, o materiale, che sono nella condizione di dover ‘ricevere piuttosto che dare’. E Ricevere in cambio un semplice ‘grazie’, oppure un sorriso sincero non ha prezzo, queste sono le nostre virtù, prodezza, onore, fedeltà ed obbedienza, lealtà, vera nobiltà come nobiltà d’animo, difensore dei più deboli e degli sfortunati, riparatore di ingiustizie, ricercatore della verità, fedeltà alla parola data, liberalità, cortesia, ricerca di Dio, l’umana Fratellanza, l’umiltà, l’altruismo, cioè essere nel terzo millennio Cavalieri della Fede”.
Per info e partecipazione all’incontro: 334.5383209, prenotazione obbligatoria.