Aversa, D’Angelo: “A Golia occorre maggioranza per delibera Corte dei Conti”

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – «L’approvazione della delibera che prevede le prescrizioni della Corte dei Conti dovrà avvenire con la maggioranza prevista per la votazione del bilancio. Questo in ossequio al rispetto dell’art. 37, comma 9, lettera g) dello Statuto del Comune di Aversa». Questo quanto, in sintesi, la consigliera comunale Dem Eugenia D’Angelo ha scritto in una nota rivolta a: Sindaco Alfonso Golia, Presidente del Consiglio Comunale Carmine Palmiero, Segretario Generale Salvatore Capoluongo, Collegio dei Revisori Luigi Pezzullo, Enrico Maria Guerra e Ida Coccurullo, e per conoscenza al Prefetto di Caserta Giuseppe Castaldo, alla Corte dei Conti – Campania e ai Consiglieri Comunali tutti. – continua sotto –

La D’Angelo ricorda che la Corte dei Conti ordina al Comune di Aversa di provvedere “alla riapprovazione, con deliberazione consiliare, del prospetto dimostrativo del risultato di amministrazione per l’esercizio 2020, tenendo conto di quanto emerso nella parte motiva della presente deliberazione determinando la corretta composizione del risultato di amministrazione 2020, tenendo conto che unicamente l’importo di euro 7.303.869,75 sia disavanzo ex art. 39 quater del D.L. n. 162/2019; – per effetto di quanto sopra, alla corretta determinazione del risultato di amministrazione 2021 mediante riapprovazione, con deliberazione consiliare, del prospetto dimostrativo del risultato di amministrazione per l’esercizio 2021; – ad applicare il disavanzo di amministrazione ordinario risultante, come emerso nella parte motiva della presente deliberazione, nell’ambito del Bilancio di previsione; – ad un nuovo invio alla BDAP al fine di rettificare i dati attualmente presenti; – a relazionare dettagliatamente su quanta parte dei crediti cancellati in quanto inesigibili nella Voce “Utilizzo Fondo crediti per cancellazione crediti inesistenti” di importo pari ad euro 6.617.527,61 sia divenuta tale per prescrizione”.

Continuando afferma di ritenere che: «l’approvazione delle Delibere Consiliari contenenti l’adeguamento a quanto ordinato dalla Corte sono da considerarsi una vera e propria riapprovazione dei documenti contabili dei Rendiconti Consuntivi, 2020 e 2021, e del Bilancio Preventivo 2022/2024 e, quindi, di conseguenza, sono da applicarsi l’art. 37, comma 9, lettera g) dello Statuto del Comune di Aversa secondo cui “Il Consiglio comunale non potrà discutere e deliberare, se non con la partecipazione della metà del numero dei Consiglieri assegnati nei seguenti casi: a) costituzione di istituzioni, aziende speciali e di altre forme associative e relative modifiche; b) lo statuto delle aziende speciali; c) la partecipazione a società di capitale; d) la disciplina generale delle tariffe per la fruizione dei beni e dei servizi: e) l’assunzione diretta dei pubblici servizi; t) i regolamenti di competenza consiliare; g) i bilanci annuali e pluriennali ed il conto consuntivo; h) la pianificazione urbanistica e programmi in generale; i) l’istituzione e l’ordinamento dei tributi, nel rispetto della legislazione statale e regionale; j) l’esame del referto per gravi irregolarità del Collegio dei Revisori;”; 4. che nel caso specifico non risulta applicabile l’art. 11, comma 2, del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale dovendosi fare riferimento al comma 4 dell’art. 11 che dispone “Sono fatti salvi i casi in cui la legge o lo Statuto richiedano una presenza qualificata.”».

Da qui l’invito ai soggetti in indirizzo di procedere con le maggioranze richiamate con avvertenza che, in caso contrario, ricorrerà agli organismi giudiziari competenti per l’annullamento di dette Delibere. E, sulla carta, almeno, oggi il sindaco Golia queste maggioranze non le ha.

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