Aversa, Golia diffida Oliva a convocare il Consiglio su prescrizioni Corte dei Conti

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – «Ci sono consiglieri comunali che per colpire me stanno portando danni all’intera cttà». Esordisce in questo modo il sindaco Alfonso Golia per poi continuare: «Si sta giocando un gioco pericoloso. Si vogliono far trascorrere i giorni assegnati dalla Corte dei Conti per approvare le prescrizioni per porre in difficoltà il Comune. Si vuole portare Aversa al dissesto, quando oggi, nel peggiore dei casi, si può effettuare il riequilibrio. Il dissesto fa solo male ad Aversa e agli Aversani, ma non manda a casa l’amministrazione. Per cui non ho capito questo atteggiamento. Spero solo che gli aversani abbiano ben chiaro quanto si sta verificando». – continua sotto –   

Golia non si ferma solo ai proclami e, preso carta e penna, ha scritto al consigliere “anziano” Alfonso Oliva e al prefetto di Caserta diffidando il primo a convocare il Consiglio comunale con all’ordine del giorno le prescrizioni della Corte dei Conti. Nella nota il sindaco ricorda che era il 31 ottobre scorso quando chiedeva al presidente del Consiglio Comunale di convocare il civico consesso ponendo all’ordine del giorno le prescrizioni della Corte e che il presidente avrebbe dovuto convocare la seduta nei 20 giorni successivi.

Nelle more del decorso degli indicati 20 giorni, e precisamente il 10 novembre 2022, il presidente Carmine Palmiero rassegnava le proprie dimissioni dalla carica. Il consigliere anziano che lo sostituisce nelle more della nuova elezione, ossia Alfonso Oliva, «nel disporre la convocazione del consiglio comunale, disattendeva completamente la richiesta del Sindaco nella quale, come detto, pure era stata espressamente sottolineata “la necessità che il Consiglio Comunale di prossima convocazione abbia all’attenzione dell’ordine del giorno anche le proposte trasmesse in precedenza”».

Dopo aver ricordato anche la recente vicenda della seduta del 24 novembre scorso, quando, secondo il sindaco, Oliva «ha illegittimamente dichiarato sciolta la seduta che aveva precedentemente convocato per l’elezione del nuovo Presidente, ritenendo, in aperta ed abnorme violazione delle norme regolamentari e statutarie, che non vi fosse il numero legale, invece chiaramente integrato per la presenza di ben 13 consiglieri comunali, ampiamente superiore al numero di 10 consiglieri richiesto dal regolamento per il funzionamento del consiglio comunale», ha convocato il nuovo consiglio per l’elezione del presidente per il prossimo 30 novembre senza inserire all’ordine del giorno la deliberazione delle prescrizioni della Corte dei Conti, lo ha diffidato, minacciando di attuare i poteri sostitutori per inadempienza.

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Redazione
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