Aversa, il Comune rischia di perdere l’Ente Moretti?

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – A maggio erano tutti d’accordo: i beni immobili dell’Ente Morale Moretti sarebbero andati al Comune di Aversa a seguito dello scioglimento dell’istituzione. Ora si scopre che l’amministrazione comunale, a fronte delle reiterate richieste della Regione Campania di ricevere atti deliberativi di accettazione dei beni, non ha mai risposto perdendo il diritto a riceverli a beneficio di altri enti o istituzioni, come recita una nota della Regione inviata al sindaco Alfonso Golia. – continua sotto –

Una situazione che ha fatto letteralmente esplodere il capogruppo Dem in Consiglio comunale, Paolo Santulli, che era stato motore della cessione (poi non consolidatasi) nello scorso mese di maggio. «È inaudito, dopo tanto impegno che ho profuso affinché la Regione assegnasse i beni dell’Ente Moretti, noto come Sant’Agostino, – afferma l’ex parlamentare – oggi prendiamo atto che il sindaco pur diffidato da settembre, non ha prodotto la delibera per l’acquisizione del bene. I trenta giorni entro i quali dovevano rispondere sono abbondantemente trascorsi. Pertanto, la Regione assegnerà ad altri la proprietà. Una vergogna». Santulli rimane, comunque, aperto uno spiraglio: «Già mi sono attivato con il presidente del Consiglio regionale, Gennaro Oliviero, che già si era speso, nell’intento di ritardare le determinazioni assunte dal direttore generale regionale. Ovviamente sperando che Golia si svegli dal sonno».

Sulla stessa scia l’esponente dell’opposizione Gianluca Golia del “Gruppo per Aversa”: «Il Comune perde una parte importante del suo patrimonio di fatto con il complesso di Sant’Agostino. Inspiegabilmente, non si risponde alla comunicazione della Regione e Aversa perde un pezzo di storia. Assurdo come si possa auspicare ad una città futuristica, con biolaghi e forestazioni, se questa amministrazione non fa nulla per preservare il suo passato. Non è possibile immaginare un’amministrazione così poco attenta alla rivalutazione di quello che si ha; non è possibile accettare una negligenza amministrativa imbarazzante rispetto a quello che si vuol far credere in merito ad impegno e tutela del territorio».

Impassibile il sindaco Golia, che dichiara: «Ho letto la comunicazione della Regione. Vediamo se li abbiamo persi davvero questi beni. Avevamo richiesto delle dettagliate informazioni per preparare le procedure, ma non abbiamo ricevuto nulla». – continua sotto –

Nello specifico, si tratta di beni importanti, ubicati nel centro storico di Aversa che sta utilizzando a scopo benefico e solidale la Diocesi di Aversa, in particolare la Caritas: Sant’Agostino, la sede della Caritas, l’ex scuola elementare di via San Nicola e altro ancora. Il commissario che amministrava l’ente aveva formalizzato l’estinzione dell’Ipab. Santulli, insieme al sindaco Golia, aveva avuto interlocuzioni con la Regione Campania, nella persona del presidente Gennaro Oliviero e con il vescovo Angelo Spinillo per fare in modo che questi beni non andassero alla Regione. Nello stesso tempo, per dare continuità alle attività benefiche in atto in questo momento in questi immobili, si stava studiando con il vescovo e la diocesi le modalità per consentire di farlo. Nello specifico, lo scorso mese di maggio, era giunta al Comune di Aversa una nota con la quale la Regione Campania chiedeva l’adozione di una delibera consiliare di assenso a ricevere i beni patrimoniali dell’istituto e a subentrare nelle posizioni giuridiche attive e passive dell’istituto medesimo.

Per la cronaca, le Ipab (Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza) sono Enti pubblici sub regionali che espletano attività nell’ambito dell’assistenza e della beneficenza pubblica. Don Nicola Moretti era un sacerdote aversano che, alla sua morte, volendo dare un seguito alle attività benefiche che svolgeva in vita, lasciò al Comune di Aversa con scopo preciso il proprio patrimonio. Lo Statuto dell’Ente Moretti è stato approvato con Regio Decreto del 12 dicembre 1875 e aveva per scopo quello di accogliere le fanciulle povere di Aversa della diocesi.

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