Aversa, il “Jazz Club Lennie Tristano” celebra i suoi 40 anni insieme al Rotary con una mostra fotografica

di Antonio Taglialatela

Aversa (Caserta) – Una straordinaria storia musicale ma soprattutto una straordinaria storia di amicizia quella del Jazz Club Lennie Tristano che ha celebrato i suoi 40 anni con una mostra-incontro (in alto il video) promossa insieme al Rotary Club Aversa Terra Normanna e al Comune di Aversa. – continua sotto –  

Nell’auditorium dell’Hotel del Sole di piazza Mazzini, si sono riuniti tanti sostenitori del club ha reso Aversa un crocevia obbligato nei percorsi musicali d’Europa e un fenomeno internazionale di livello assoluto, citata dal “Reisen Italien” della tedesca Adac come uno dei posti “leggendari” da visitare nel sud Italia e che ha regalato alla città normanna il privilegio, prima in Europa, di dedicare una strada al jazzista italoamericano di origini aversane, Lennie Tristano, caposcuola del “cool”, in una storica cerimonia con la figlia del grande pianista accompagnata dai musicisti di Chicago e New York.

“Un appuntamento – ha spiegato Luigi Pane, presidente del Rotary Aversa Terra Normanna – per ricordare il rapporto solido e duraturo che lega la città di Aversa con la musica jazz. Rapporto che si è consolidato negli anni grazie all’apporto degli amici del Jazz Club Tristano. Il Rotary è da sempre vicino alla musica, anche perché promuovere e sostenere la musica significa promuovere e sostenere arte e cultura. E questi sono momenti che rafforzano questo processo di promozione”.

“Un’avventura da considerare incredibile. – racconta con grande emozione Fabrizio Perla, past president del Jazz Club – Grandi amici che nel 1982 si sono riuniti, portando negli anni ad Aversa oltre 1000 musicisti jazz e organizzando oltre 350 concerti. Un’avventura che ancora oggi prosegue”. “Ho recuperato moltissimo materiale analogico in archivio, ripercorrendo i 40 anni del jazz club. Immagini che danno merito ad un percorso di soci, di amici, che hanno saputo tenere in vita un qualcosa di unico e di cui dobbiamo andare orgogliosi”, ha sottolineato il fotografo Pietro Previti, autore degli splendidi scatti racchiusi nel libro intitolato “Jazz Club Lennie Tristano – The Amazing Enterprise (1982-2022). Il jazz club, ormai da anni, ha anche stretto un rapporto con la libreria social “il Dono”, come spiega il suo presidente Fortunato Allegro: “Abbiamo creato all’interno della libreria un’audioteca sociale in cui si riunisce il jazz club. Noi abbiamo donato album e libri di musicale, mentre i soci del jazz club hanno donato arredi, un sistema hi-fi e un televisore antico. Un luogo che accentua la curiosità delle persone”. – continua sotto –  

All’evento hanno preso parte, tra gli altri, Salvatore Romaniello, presidente del jazz club, Francesco Varriale (Radio/AltriSuoni), Piero Viti, docente del Conservatorio “Sala” di Benevento e socio Rotary, e l’assessore alla Cultura, Anna Sgueglia, in rappresentanza del sindaco Alfonso Golia.

Nato nel 1982, quando un gruppo di appassionati del genere, guidati da Franco Borrini e Bruno Lamberti, purtroppo entrambi scomparsi, diede vita ad un’organizzazione capace di posizionarsi tra le più note location jazzistiche d’Europa. Un vero fenomeno internazionale che ha visto centinaia di concerti con stelle del panorama jazz mondiale: da Chet Baker a Michel Petrucciani, da Cassandra Wilson a Bob Berg, Dave Holland, Jan Garbarek, Charlie Haden, Richard Galliano; per non dire degli italiani, da Stefano Bollani e Paolo Fresu. Senza dimenticare che il Tristano è stato trampolino di lancio di tanti musicisti, come primissimi Avion Travel, luogo di seminari di studio con jazzisti come Giorgio Gaslini e Lee Konitz e primo club a produrre un cd di brani dei cantautori italiani rivisitati in chiave jazzistica, con il sound engineering del compianto Fausto Mesolella.

E tante piccole “storie” e aneddoti, ricordati nel volume “Aversa Louisiana Trenta anni di Jazz Club” di Fabrizio Perla uscito, nel 2011, per il trentennale del Club e che possono essere collocati a pieno diritto tra le tante storie del jazz nel mondo: da Chet Baker alle prese con la parmigiana di melanzane, a Steve Lacy che suonava in piena notte “Round Midnight” in piazza; ed ancora dalla moglie di Barney Kessell, insieme alle donne locali vestite di nero dietro la processione della Madonna Addolorata, a Michel Petrucciani che, su di un disastrato piano di una locanda di piazza Marconi, regalò a pochi fortunati un inedito e sorprendente concerto di canzoni napoletane. E oggi, dopo 40 anni, il “Tristano” è ancora in splendida forma, pronto a regalare altre melodie ed emozioni a tutti gli appassionati. IN ALTO IL VIDEO

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