Aversa (Caserta) – Qualcosa si muove nel pantano del caos politico-amministrativo aversano. Il consigliere “anziano” facente funzione di presidente del consiglio comunale, Alfonso Oliva ha convocato, così come da tempo aveva chiesto il sindaco Golia, anche la seduta di civico consesso per approvare le prescrizioni della Corte dei Conti, ossia: riapprovazione dei conti consuntivi 2017 e 2018 e del bilancio preventivo 2022-2024. Lo ha fatto, però, al contrario di quanto aveva chiesto il sindaco, con i termini di approvazione dei bilanci, ossia venti giorni per la disponibilità degli atti e maggioranza assoluta dei componenti del consiglio comunale, ossia 13 consiglieri oltre al sindaco. La convocazione è per il prossimo 19 dicembre in prima convocazione, il giorno dopo in seconda. – continua sotto –
Ricapitoliamo la vicenda. Oliva riteneva, sino ad oggi, che, come consigliere anziano, avesse il solo obbligo convocare il consiglio comunale per eleggere nuovo presidente e che questo dovesse avvenire con la maggioranza dei due terzi dei consiglieri. Sarebbe stato, poi, il nuovo presidente a convocare il consiglio per approvare le prescrizioni della Corte dei Conti.
Il sindaco, invece, ritiene che il consigliere anziano debba attivarsi non solo per far eleggere il nuovo presidente ma anche sostituirlo nelle more convocando il consiglio comunale per altro se richiesto secondo le modalità previste. Ritiene, inoltre, che, poiché dalla terza votazione per la elezione del presidente basta la maggioranza semplice, il consiglio comunale può essere validamente costituito anche se ci sono meno dei due terzi dei consiglieri. Infatti, a suo avviso, andranno a vuoto le prime due votazioni e alla terza, se vota lo stesso nome la maggioranza semplice dei consiglieri, il presidente viene eletto.
In merito alle ultime decisioni, Alfonso Oliva ha dichiarato: «Non revocherò la convocazione del consiglio comunale per l’elezione del presidente. Non accettiamo lezioni di moralità e democrazia da chi quando era in minoranza di notte si è recato dal notaio per far saltare un’amministrazione ed oggi, da sindaco sfiduciato in consiglio comunale, si trascina grazie al ribaltone! Non solo non revoco il consiglio per l’elezione del presidente ma convoco anche quello per le prescrizioni della Corte dei Conti in modalità ordinaria».