Aversa (Caserta) – Mettiamo gli aumenti di indennità di sindaco e assessori, oltre che del presidente del Consiglio comunale e dei consiglieri, a disposizione degli ex lavoratori socialmente utili. La proposta viene da Fratelli d’Italia con il suo consigliere comunale Alfonso Oliva. Due gli obiettivi: consentire l’aumento di stipendio per persone che oggi ricevono meno di quanto percepisce un percettore del Reddito di cittadinanza, e aumentare la forza lavoro in una casa comunale sguarnita, quasi deserta, tanto che quasi non si riesce ad assicurare i servizi essenziali. – continua sotto –
Il coordinamento cittadino di Fdi, per il tramite del consigliere Oliva, infatti, attraverso una mozione ha richiesto al sindaco Alfonso Golia di devolvere la percentuale di aumento della propria indennità e di quella del vicesindaco e degli assessori nonché dei consiglieri comunali a favore del fondo per lo straordinario degli ex Lsu.
«La legge di bilancio per il 2022 – spiegano dal partito della premier Giorgia Meloni – ha previsto che l’indennità di funzione dei sindaci, dei vicesindaci, degli assessori, dei presidenti dei consigli comunali e dei consiglieri siano adeguate a partire da questo anno, in relazione alla popolazione risultante dall’ultimo censimento ufficiale, nelle seguenti misure: “…45 % per i sindaci dei comuni con popolazione superiore a 50mila abitanti”. In sintesi, oggi il sindaco di Aversa percepisce circa 4.900 euro mensili, il vicesindaco 3.600 e gli assessori 2.900».
«La ratio di questa mozione – continuano Oliva e soci – muove dalla considerazione che dopo la stabilizzazione gli ex Lsu oggi dipendenti del comune di Aversa sono stati posti al 50% dell’orario lavorativo che equivale ad appena 700 euro netti mensili ed è stata a loro negata la possibilità di ottenere l’integrazione salariale al 100%». «Per questi motivi, ovviamente, tali dipendenti lavorano al 50% dell’orario e ciò si riflette negativamente nei confronti della cittadinanza soprattutto negli uffici di front-office, nell’area dei servizi al cittadino, determinando così notevoli ritardi alle richieste della collettività e pedissequi disagi: anche per una semplice carta di identità o cambio di residenza ci vogliono mesi». – continua sotto –
«Ove fosse approvata – spiegano in conclusione – la mozione consentirebbe di avere due immediati effetti migliorativi: per i dipendenti e le loro famiglie un sensibile aumento della retribuzione quali straordinari e per i cittadini aversani un aumento della forza lavoro per far fronte alle richieste quotidiane, soprattutto quelle burocratiche. Confidiamo nel buon senso dell’esecutivo».
Da qui l’invito ai consiglieri e agli altri amministratori a «compiere tutti gli atti conseguenziali finalizzati a devolvere la percentuale di aumento della propria indennità di amministratori locali, a favore del fondo per lo straordinario degli Lsu oggi stabilizzati quali dipendenti comunali».