Aversa, Peppe Barra celebra Cimarosa. Ora il teatro normanno attende Michele Placido

di Redazione

Aversa (Caserta) – Sabato sera è partita alla grande la stagione teatrale del Cimarosa. Sulle tavole del teatro dedicato al più illustra concittadino aversano, la commedia “Non c’è niente da ridere”, con protagonisti due attori eccezionali come Peppe Barra e Lalla Esposito. Merito della famiglia Virgilio che ha voluto, con tenacia e grande sacrificio, riportare il teatro in città, con una rassegna ricca di grandi nomi (il prossimo appuntamento, in esclusiva per il territorio, è il 18 dicembre con Michele Placido) curata dal direttore artistico Daniele Ippolito. – continua sotto –   

Quello visto in scena l’altra sera, oltre alla straordinaria bravura dei due attori che di certo non hanno bisogno di presentazioni, è stato uno spettacolo particolare. Il Teatro nel Teatro, in estrema sintesi. Una serie di quadri di scena con omaggi ai grandi maestri napoletani, da Eduardo De Filippo a Salvatore Di Giacomo, da Raffaele Viviani al nostro Cimarosa. E sì, proprio Domenico Cimarosa, a cui Peppe Barra rende omaggio proprio in apertura dello spettacolo intonando la “Serenata e Pellucenell” del compositore aversano, e da anni nel repertorio del grande attore e cantante.

“Guardate che cantare Cimarosa – ha detto Barra sul palco, concedendosi una divagazione dal copione – nel teatro che porta il suo nome, a pochi metri dalla sua casa natale, è davvero una emozione che non avevo preventivato”. Anche Lalla Esposito, una degli artisti più importanti oggi nel panorama teatrale napoletano e nazionale, da abile cantattrice ha meravigliato il numeroso pubblico presente, con una prova eccezionale, e tanti sono rimasti a lungo dopo lo spettacolo attendendo l’uscita dei due attori per complimentarsi unitamente ai bravissimi musicisti che con maestria hanno accompagnato l’intera commedia dal vivo.

Quindi buona, anzi buonissima la prima. Ora si attende Michele Placido, per il quale consigliamo di anticiparsi al botteghino del Teatro Cimarosa, essendoci ad oggi ancora posti liberi, ma non tantissimi. Il teatro è vita, è cultura, è una delle forme di spettacolo più antiche del mondo, ed era ora che ritornasse nella nostra Aversa, perché una città senza teatro è solo un paesone.

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