Aversa, un laboratorio di stampa 3D nel Dipartimento di Ingegneria della “Vanvitelli”

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – Aversa sempre più proiettata verso il futuro, sempre più Città di Studi. Nell’ambito del programma Valere-plus-2018, il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” con sede nella città normanna, ha proposto e realizzato tre laboratori caratterizzati dalla presenza di grandi attrezzature, tra cui il laboratorio di stampa 3D. Uno strumento indispensabile per la ricerca industriale e il supporto alla didattica attraverso l’utilizzo della tecnologia “additive manufacturing” abilitante per l’industria 4.0. Ossia il futuro. – continua sotto –  

“Nell’ambito di industria 4.0, infatti, – spiegano dal Dipartimento diretto dal professore Alessandro Mandolini – la capacità di realizzare prodotti mediante l’aggiunta di materiale viene considerata di fondamentale importanza per l’implementazione del controllo di processo e per la customizzazione del prodotto stesso. In particolare, le grandi attrezzature presenti nel laboratorio di stampa 3D utilizzano tecnologie additive allo ‘stato dell’arte’ per la produzione di manufatti in metallo e materiali compositi a base polimerica. Il laboratorio è dotato della stampante Eos M290 per la produzione di componenti metallici (titanio, alluminio, acciaio, inconel, rame e polveri customizzate) attraverso sinterizzazione laser e della stampante Roboze Argo 500 per la produzione di componenti polimerici ed in materiale composito attraverso estrusione di filamenti. Entrambe le stampanti sono in grado di produrre rapidamente prototipi dimostrativi e componenti strutturali capaci di sopportare carichi di esercizio presenti nelle principali applicazioni di tipo ingegneristico nei settori aerospaziale, meccanico, elettronico, civile, medico”.

In particolare, fanno sapere ancora dal Dipartimento, “la stampante per materiali metallici stampa con una precisione prossima al micron e può essere impiegata con successo sia in campo medico, per lo sviluppo di protesi ortopediche in titanio, sia in diversi settori dell’ingegneria strutturale; la stampante polimerica, invece, è particolarmente adatta per lo sviluppo di componenti di ampio volume, alleggeriti. Essa, infatti, ha un volume di stampa di 500 millimetri cubici, e riesce a lavorare anche con filamenti fibro-rinforzati in carbonio comunemente usati nella ricerca ingegneristica per superare i limiti legati alle elevate masse dei componenti strutturali in metallo”.

Importante per capire la portata l’ulteriore spiegazione: “Il supporto che tali attrezzature potranno fornire alla ricerca sulla produzione di componenti ingegneristici innovativi è rilevante poiché i limiti nelle geometrie possibili con la tecnica additiva sono dettati solo dall’immaginazione del progettista e non dalle capacità di lavorazione e produzione. L’impatto del laboratorio di stampa 3d sulla didattica sarà ugualmente rilevante dal momento che gli studenti potranno apprendere e sperimentare i vantaggi delle nuove tecniche di produzione disponibili sul mercato direttamente durante il proprio percorso formativo. Infine, ci si aspetta che le attrezzature presenti nel laboratorio di stampa 3D siano in grado di accelerare il naturale processo di aggregazione di discipline afferenti a diversi dipartimenti dell’Ateneo promuovendo la nascita di progetti ed attività di ricerca multidisciplinari (in ambito Pnrr, Horizon, eccetera) finalizzate alla creazione di prodotti innovativi oltre lo stato dell’arte e di rilevante utilità per la società”. – continua sotto –  

“Nei giorni scorsi – ha dichiarato in proposito il sindaco Alfonso Golia – si è inaugurato il laboratorio di stampa tridimensionale al dipartimento di ingegneria. Un nuovo laboratorio fortemente voluto dal rettore della Vanvitelli, Gianfranco Nicoletti, e dal direttore del dipartimento di Ingegneria, Alessandro Mandolini. Con immenso piacere ho visitato i laboratori: un ulteriore motivo di orgoglio anche per me in qualità di sindaco della città ospitante il dipartimento di Ingegneria. Aumentare l’offerta formativa significa costruire le competenze del domani in grado di competere nel mondo del lavoro con maggiore specializzazione. Per questo motivo lavoriamo in sinergia con l’ateneo per far sorgere in città un nuovo polo con laboratori leggeri, spin off per start up. Formazione di alta qualità e occasioni lavorative per i nostri studenti”.

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