Gricignano e la “Terra dei Fuochi” dicono “No al Biodigestore”

di Antonio Taglialatela

Gricignano (Caserta) – Mille persone scese in strada a protestare contro la realizzazione del biodigestore a Gricignano. Una grande partecipazione, al di là delle aspettative, alla manifestazione promossa dal Comitato #NoBiodigestoreGricignano tenutasi sabato mattina (video in alto). – continua sotto – 

Da piazza Madonna del Rosario un lungo corteo, composto da attivisti, scolaresche, sindaci del territorio o loro delegati (Gricignano, Carinaro, Cesa, Orta di Atella, Teverola), insieme a rappresentanze di associazioni, movimenti ambientalisti e partiti politici giunte anche da Parete, Marcianise e dal Napoletano, ma soprattutto tantissimi cittadini, ha attraversato il centro cittadino fino a raggiungere piazza Municipio dove tutti uniti hanno gridato “No” all’impianto da 110mila tonnellate di umido, urbano e industriale, che la “Ambyenta Campania” vorrebbe costruire nella zona industriale di Gricignano.

Lo spettro di un nuovo caso “Ecotransider” aleggia tra le comunità del circondario, in un territorio ormai saturo di stabilimenti di trattamento rifiuti, di ogni categoria, e martoriato da decenni di mala gestione del ciclo dei rifiuti anche grazie a patti criminali tra politica, industrie ed ecomafie, facendolo rientrare nella cosiddetta “Terra dei Fuochi”. E oggi il progetto di questo mega impianto che va ben oltre il fabbisogno delle popolazioni locali. Eppure, fino a qualche settimana fa sembrava che la vicenda sembrava conclusa positivamente per le popolazioni dopo che in conferenza di servizi la “Ambyenta” aveva ricevuto il diniego, in particolare grazie al parere negativo del consorzio Asi Caserta in ordine all’impatto sociale negativo che un tale impianto avrebbe prodotto sul territorio.

Anche sotto il profilo giudiziario i ricorsi della società contro il diniego della Regione Campania sembravano vani. Invece, il Consiglio di Stato ha rimesso in discussione il parere dell’Asi e rinviato gli atti al Tar Campania per la discussione di merito. Nonostante il Tar ancora si sia pronunciato (l’udienza è fissata per il prossimo 10 gennaio), Ambyenta ha ottenuto la riapertura della conferenza di servizi, convocata per il 16 novembre prossimo. Una decisione, quella della Regione, che ha suscitato sdegno da parte dei comitati e dei cittadini. – continua sotto – 

E, infatti, la protesta non è solo contro il mega impianto in sé, ma anche contro la Regione Campania, gli enti e la politica che, sottolineano dal comitato, “non stanno adeguatamente difendendo la salute e la vita di noi cittadini” in un territorio dove “sono sorti innumerevoli siti di trattamento e smaltimento di rifiuti a danno della salute delle popolazioni, che subiscono continui miasmi e la continua crescita malattie oncologiche e gravi”. “A nostro avviso – spiegano gli attivisti – è stato, frettolosamente e impropriamente riaperta la conferenza dei servizi prima ancora prima della definizione che gli enti giudiziali preposti (Tar) si sia pronunciato sul ricorso del proponente al diniego di febbraio scorso. Non condividiamo e non accettiamo i pareri positivi di Via, Asl e Arpac. Pareri che non tengono per nulla in conto delle forti criticità evidenziato scaturite da questo insediamento. Criticità documentate scientificamente e tecnicamente”.

Tra queste criticità viene ricordato, in particolare, lo studio dell’Istituto superiore di sanità, commissionato dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, da dove si evince che Gricignano è uno dei 38 comuni della Terra dei Fuochi identificato a rischio a causa della presenza di impianti di gestione di rifiuti illegali. “Non vogliamo essere vittima di una politica locale distratta e inadeguata che non sappia difendere la terra e i cittadini che amministra”, è il monito del comitato che chiede alla Provincia di Caserta e alla Regione Campania di “attuare la programmazione di impiantistica pubblica arenata da anni”. “Oggi – concludono – chiediamo una reale salvaguardia del nostro territorio e delle nostre vite”.  IN ALTO IL VIDEO

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