Roberto Maroni, ex ministro ed ex segretario della Lega, è morto nella sua casa nel Varesotto all’età di 67 anni. Maroni, che dal 2013 al 2018 aveva ricoperto anche la carica di presidente della Regione Lombardia, era malato da tempo. Con Umberto Bossi aveva condiviso gli inizi della Lega Nord. Dal 2021, quando ha scoperto la malattia che lo ha condotto alla morte, si era ritirato dalla politica attiva. – continua sotto –
La famiglia di Maroni: “Addio, inguaribile ottimista” – “Lunedì notte alle 4 il nostro caro Bobo ci ha lasciato. A chi gli chiedeva come stava, anche negli ultimi istanti, ha sempre risposto ‘bene’. Eri così Bobo, un inguaribile ottimista. Sei stato un grande marito, padre e amico”. Con queste parole la famiglia di Roberto Maroni ne ha annunciato la morte. Per poi aggiungere una frase di Emmily Dickinson: “Chi è amato non conosce morte, perché l’amore è immortalità, o meglio, è sostanza divina”. E poi l’ultimo saluto: “Ciao Bobo”.
Tre volte ministro – Nato a Varese nel 1955, Roberto Maroni ricoprì il ruolo di segretario federale della Lega Nord dal 1º luglio 2012 al 15 dicembre 2013. È stato due volte ministro dell’Interno (dal 1994 al 1995, ricoprendo anche l’incarico di vicepresidente del Consiglio e dal 2008 al 2011) e ministro del Lavoro e delle Politiche sociali dal 2008 al 2011.
Gli inizi della Lega con Bossi – A scuola fu uno studente di Legge che votava Democrazia Proletaria. L’incontro nel 1979 con Umberto Bossi cambiò la sua vita e se “lui è il papà della Lega, io ne sono la mamma”, spiegava. Perché da quel giorno la politica diventò il suo lavoro, mentre il calcio e la musica restarono solo passioni. Continuò sempre ad andare a San Siro a vedere il Milan e a suonare blues con l’organo Hammond nella sua band, i Distretto 51, oltre ad ascoltare i dischi del suo idolo Bruce Springsteen. – continua sotto –
Segretario della Lega – Nell’aprile del 2012 Maroni fece parte, con Roberto Calderoli e Manuela Dal Lago, del triumvirato che fino al congresso della Lega Nord venne incaricato di sostituire la carica di segretario del partito lasciata da Umberto Bossi. Tre mesi dopo, al congresso del partito, venne eletto segretario, rimanendo in carica fino a quando gli subentrò Matteo Salvini.
Presidente della Regione Lombardia – Nel 2013, alle Regionali in Lombardia, venne eletto presidente con il 42,8% dei voti. Non si ricandidò poi alle elezioni successive del 2018. Nel 2021 fu chiamato dal Viminale a presiedere la Consulta contro il caporalato.
A gennaio 2021 il ricovero dopo un malore – Risale a gennaio 2021 il ricovero all’ospedale di Varese in seguito a un malore. Maroni si trovava all’interno della sua abitazione a Lozza (Varese), quando si accasciò a terra. Dimesso poco dopo, aveva commentato: “E’ stata dura ma ora è tutto sotto controllo. Mi sto sottoponendo agli accertamenti del caso”. Erano quindi seguiti altri ricoveri, a Varese prima e Milano poi, e un intervento. – continua sotto –
Salvini: “Maroni leghista sempre e per sempre” – “Grande segretario, super ministro, ottimo governatore, leghista sempre e per sempre. Buon vento Roberto”. E’ il commento sui social del leader della Lega, Matteo Salvini.