Napoli – I primi 30 giorni dalla nascita rappresentano il momento cruciale per la sicurezza, lo sviluppo e la qualità della vita, ancora di più in epoca di bassa natalità ed età materna avanzata di molte gravidanze, come quella attuale. – continua sotto –
Al centro di Neonatology in Naples, l’incontro scientifico internazionale, presieduto dal professor Francesco Raimondi dell’Università Federico II di Napoli, alla Stazione Marittima il 23 e 24 novembre 2022, la sicurezza dell’evento nascita, con una due giorni di confronto ed aggiornamento professionale a 360°, sui temi più attuali della neonatologia. “La Campania ha raggiunto oggi buoni standard di qualità della rete di assistenza del percorso nascita”, afferma il professor Raimondi, direttore di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
I numeri della Federico II, polo di eccellenza e riferimento per il sud Italia, parlano da soli: in controtendenza con il decremento delle nascite attuale campano e nazionale, ha visto 2.897 nati nel 2021, con una proiezione di oltre 3.000 nel 2022. Rappresenta il più grande centro materno infantile del sud Italia, con i suoi 420 ricoveri in Tin e Subintensiva nel 2021 e una proiezione di 480 per il 2022, 350 trasporti neonatali, provenienti da tutta la Campania, un percorso neonato Covid-19 separato, una Unità di Infezioni Congenite con 2.000 accessi all’anno, Follow-up del neonato a rischio di danno neurologico permanente, che vede 650 accessi all’anno ed un Ambulatorio di Neonatologia con 4.200 prestazioni annue.
“Per mantenere gli standard di un’assistenza neonatale che può definirsi già oggi abbastanza efficiente, continuare costantemente a migliorarla ed agire laddove si presentino delle criticità, occorrono risorse, strumenti e formazione adeguati, per consentire a medici, infermieri ed a tutto il personale sanitario di fornire cure in sicurezza”, continua Raimondi. “La Neonatologia non fa eccezione al caso, ad esempio, dei reparti di Pronto Soccorso, dove il personale specializzato oggi è sempre più difficilmente reperibile e dove sempre più spesso si va in affanno, per carenza di risorse. È necessario un allineamento, anche alla luce degli Standard organizzativi ed assistenziali proposti dalla Società Italiana di Neonatologia (Sin)”. – continua sotto –
Ad aprire i lavori della quarta edizione di “Neonatology in Naples”, i saluti del Magnifico Rettore professor Matteo Lorito e del Direttore Generale dell’Aou Federico II, Giuseppe Longo, portati dal professor Raimondi. A seguire, il presidente della Società Italiana di Neonatologia (Sin), Luigi Orfeo, ha introdotto i temi della due giorni napoletana. Hanno moderato la prima sessione il professor Fabio Mosca, presidente Sin Safe, ed il professor Giovanni Corsello, consigliere nazionale e coordinatore della Commissione Bioetica della Sin, che ha portato anche i saluti della Società Italiana di Pediatria (Sip).
Oltre 250 le presenze, tra autorevoli specialisti italiani ed internazionali, tra i quali Javier Rodriguez Fanjul da Barcellona, Maria Victoria Fraga da Filadelfia, Almudena Alonso Ojembarrena da Cadice ed il professor Daniele De Luca da Parigi. Tra i principali temi trattati: le malattie respiratorie del neonato, che costituiscono gran parte del lavoro quotidiano del neonatologo, i nuovi trattamenti per l’ipossia alla nascita, le strategie per l’inizio e l’aumento dell’alimentazione enterale nel neonato pretermine, le infezioni perinatali, l’encefalopatia ipossico ischemica, l’enterocolite necrotizzante e tecniche avanzate di ventilazione meccanica. Un seminario internazionale sarà dedicato ai progressi della diagnostica ecografica non invasiva in ambiente di emergenza urgenza neonatale (cosiddetta Pocus o Point of Care UltraSound). IN ALTO IL VIDEO