Soumahoro, indagata la suocera. Da mesi accertamenti sulla coop di famiglia

di Redazione

Il caso Soumahoro è finito “da mesi” sotto la lente dell’Ispettorato nazionale del lavoro, che ha avviato da tempo accertamenti sulle cooperative riconducibili a familiari (la compagna e la suocera) del deputato di Alleanza Verdi e Sinistra. Proprio la suocera dell’ex sindacalista è indagata dalla procura di Latina per malversazione. L’inchiesta è partita dopo le denunce da parte di alcuni lavoratori. – continua sotto –

Mentre proseguono le indagini della guardia di finanza, è spuntato un verbale della prefettura di Latina in cui si riconosce a quattro lavoratori della società Aid il pagamento della retribuzione che avrebbe dovuto versare la cooperativa. Si tratta dunque di un riconoscimento formale che la cooperativa era inadempiente nei confronti dei quattro lavoratori. Gli stipendi non sarebbero stati corrisposti neanche dopo un invito scritto della stessa prefettura a procedere al pagamento.

Bonelli: “Confronto con Aboubakar per avere risposte” – Del caso ha parlato il portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli, che spinse per la candidatura di Soumahoro. “Sono comparse notizie che non corrispondono al vero sul fatto che staremmo valutando sospensioni o espulsioni. Noi siamo una alleanza che fa del garantismo con dei principi. Abbiamo detto che c’è una questione politica su cui è necessario e urgente il confronto con Aboubakar, che deve delle spiegazioni non solo a noi ma anche a chi ci ha votato e stiamo cercando di fare in modo che questo incontro si svolga il più velocemente possibile. Il tema dello sfruttamento dei migranti è una questione che non può assolutamente lasciarci indifferenti, anzi ci indigna molto. Da questo punto di vista siamo schierati dalla parte dell’autorità giudiziaria e di chi ha subìto sfruttamento. Questa gravissima notizia ci ha sconvolto e anche se noi comprendiamo lo stato d’animo di Aboubakar riteniamo necessario un confronto immediato per avere delle risposte”.

Pd di Modena: “Avevamo dubbi, ma ci hanno ignorati” – Sulla vicenda Soumahoro è intervenuto anche il segretario del Pd di Modena, Roberto Solomita, commentando dopo le notizie sulle indagini della procura di Latina sulle attività delle due cooperative pro-migranti Consorzio Aid e Karibu. “Alcuni elementi di criticità e di opacità rispetto alle cose emerse a proposito di Aboubakar Soumahoro circolavano anche in precedenza. Ne avevo parlato con il Pd, nei pochi giorni che avevamo a disposizione prima delle elezioni abbiamo immaginato che le condizioni della candidatura fossero state verificate. Noi non abbiamo fatto un’indagine approfondita, ma abbiamo fatto presente ai responsabili del Pd che già circolavano cose sul conto di Soumahoro. Abbiamo semplicemente detto: ‘Gira questa roba qui, siamo proprio sicuri?’ Questa vicenda è semplicemente lo specchio della gestione delle candidature nell’ultima tornata elettorale, che ha prodotto gli esiti cui abbiamo tutti assistito”. – continua sotto –

Il caso della raccolta fondi in una Caritas pugliese – In un’intervista a La Repubblica, il direttore della Caritas di San Severo in Puglia, don Andrea Pupilla, ha parlato di 16mila euro raccolti da persone vicine al parlamentare per giocattoli destinati a un ghetto di migranti con pochi bambini. Un’iniziativa promossa per donare giocattoli in un ghetto di migranti in cui però i minori sono pochissimi, un clima di tensione nei confronti di chi vuole portare aiuti “dall’esterno” da parte di persone che facevano riferimento al mondo di Aboubakar Soumahoro. A sollevare dei dubbi – e anche a lanciare qualche frecciata – contro il parlamentare è stata la Caritas di San Severo (Foggia), nella zona cioè dove l’ex sindacalista ha condotto in passato alcune delle sue più ferventi battaglie per i diritti dei braccianti.

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