Arrestata la persona che avrebbe piazzato la bomba in Istiklal Caddesi, a Istanbul, uccidendo almeno sei persone nella affollata via dello shopping della città turca. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno Soumeylan Soylu all’agenzia ufficiale di Anadolu. – continua sotto –
Si chiama Ahlam Albashir, ed è una donna di nazionalità siriana. Secondo il governo, avrebbe confessato di essere stata addestrata dal partito curdo armato Pkk e dalle milizie curde siriane dello Ypg. Albashir è stata arrestata questa mattina insieme ad altre 46 persone, tutte accusate di aver preso parte all’attentato che ieri ha sconvolto la Turchia, e tutte legate all’organizzazione terroristica separatista curda Pkk/Ypg, in fuga verso il nord della Siria. Un attentato dunque orchestrato secondo il governo turco a Kobane, città a maggioranza curda che si trova nel nord della Siria, in un’area in cui la Turchia ha gradualmente allargato la propria sfera di influenza negli ultimi anni. All’arresto dei sospetti si è giunti analizzando le immagini di 1.200 telecamere di sicurezza.
Il governo turco: “Il Pkk è responsabile” – “Soylu ha accusato il Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) di aver causato l’attacco. “Secondo le nostre conclusioni, l’organizzazione terroristica del Pkk è responsabile. Riteniamo che l’ordine per l’attacco sia stato dato da Kobane”. Il ministro della Giustizia, Bekir Bozdag, ha poi fatto riferimento a una “borsa” appoggiata su una panchina: “Una donna si è seduta su una panchina per 40-45 minuti, e qualche tempo dopo c’è stata un’esplosione. Tutti i dati su questa donna sono attualmente sotto indagine”, ha continuato. “O questa borsa conteneva un timer o qualcuno l’ha attivato da remoto”, ha aggiunto. Il presidente Erdogan è stato il primo a denunciare un “vile attacco”, poco prima partire verso l’Indonesia per partecipare al vertice del G20 a Bali: “Gli autori saranno smascherati. Che la nostra gente stia sicura che sarà punita”, ha promesso il presidente turco che aveva già affrontato una campagna di terrore in tutto il paese nel 2015-2016.
Turchia respinge condoglianze Usa: “Aiutano il Pkk” – La Turchia ha respinto le condoglianze degli Stati Uniti per la morte di sei persone nell’attentato dinamitardo di ieri a Istanbul che Ankara ha attribuito ai curdi del Pkk. “Non accettiamo il messaggio di cordoglio dell’ambasciata americana. Lo rifiutiamo”, ha detto il ministro dell’Interno Suleyman Soylu alla televisione. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan accusa spesso Washington di fornire armi ai combattenti curdi nel nord della Siria, considerati “terroristi” da Ankara. – continua sotto –
Nessuno straniero tra le sei vittime – Le sei persone che hanno perso la vita a causa dell’attentato nel centro di Istanbul sono tutti cittadini turchi. Lo ha fatto sapere il prefetto cittadino Ali Yerlikaya esprimendo vicinanza alle famiglie delle vittime, tra cui ci sono una madre e sua figlia, un padre e sua figlia, una coppia sposata e un’altra persona. Su 81 feriti in tutto, 50 sono stati dimessi mentre 31 si trovano ancora in ospedale e due sono gravi, ha aggiunto Yerlikaya.