Napoli, vandalizzata facciata Accademia di Belle Arti

di Redazione

“Alla facciata di tufo giallo napoletano dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, da poco restaurata, è toccata la stessa sorte di altri numerosi monumenti ed edifici storici il cui degrado è mostrato, appunto, ai numerosi visitatori che affollano la città. È stata deturpata da scritte vandaliche”. Lo denuncia il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli. – continua sotto –

“È frustrante per noi napoletani presentare questo scempio ai turisti che vengono dal mondo intero. È uno sfregio nei confronti del patrimonio culturale e della storia di Napoli e dei napoletani. L’idea che ci sia ancora qualcuno che non capisca la fortuna di vivere in una città unica e di una bellezza naturale e di un’importanza storica disarmante, è veramente preoccupante. – continua dopo la foto – 

“Una città senza controllo – dice Borrelli – è una città abbandonata, in cui non ci si può sentire tranquilli e sicuri. Le tasse che paghiamo servono anche per tutelare il patrimonio storico e culturale che ci circonda. Paghiamo le tasse per avere una qualità di vita migliore e non un degrado di ogni genere. Però io credo ancora nel cambiamento, non basta ripulire le mura imbrattate, ma serve il coraggio di affrontare la situazione con maggiore rigore verso chi commette questi reati. Occorre più formazione per i giovani, che li renda più consapevoli dell’importanza della nostra identità culturale”. – continua dopo la foto – 

“Purtroppo, il nostro patrimonio storico è alla mercé di delinquenti, vandali e incivili e troppo poco si sta facendo per evitarlo e tutelare i luoghi simbolo e i monumenti di Napoli. Dal monastero di Santa Chiara, quello della chiesa di Santa Marta e le mura di via San Biagio dei Librai è un degrado totale – continua Borrelli -. Abbiamo chiesto di intervenire per rimuovere i graffiti dalla facciata dell’Accademia ma più importante ancora è che si cominci a salvaguardare la nostra storia e la nostra cultura colpendo senza remore chi le infanga, diffondendo la cultura dell’amore e del rispetto per la nostra città”. – sotto un’altra immagine – 

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