Aversa (Caserta) – Finanziati con 5 milioni stanziati dal Viminale, partono in provincia di Caserta i lavori di restauro in 6 chiese di proprietà del Fondo edifici di culto (Fec), il più grande patrimonio culturale pubblico italiano, gestito dal ministero dell’Interno. – continua sotto –
Gli interventi riguardano, in particolare, il complesso di San Pietro ad Montes a Caserta (800mila euro), la chiesa di Santa Maria Regina Coeli a Sessa Aurunca (600mila euro), la chiesa del Santissimo Salvatore a Piedimonte Matese (975.326 euro) e, ad Aversa, la chiesa di San Biagio (1 milione e 225mila euro), il complesso monumentale di Sant’Antonio al Seggio (1 milione di euro) e la chiesa di San Domenico (450mila euro).
«Con la partenza dei cantieri si concretizza un’importante azione di salvaguardia e valorizzazione del prezioso patrimonio storico e artistico di questa provincia», ha commentato il prefetto di Caserta Giuseppe Castaldo durante la cerimonia per l’avvio dei lavori, che si è svolta in una delle chiese oggetto dei restauri, San Pietro ad Montes, basilica benedettina gemella di quella più nota, situata sempre nel Casertano, ma a Sant’Angelo in Formis, frazione di Capua.
Alla cerimonia che ha accompagnato l’inizio dei restauri, mettendo così in luce una delle “mission” del Fec – ovvero la conservazione e la valorizzazione del patrimonio artistico ad esso affidato, composto di circa 840 chiese in tutta Italia, opere d’arte, aree archeologiche e naturalistiche, e un fondo librario – hanno partecipato il vescovo di Caserta Pietro Lagnese, il sindaco del capoluogo, Carlo Marino, e un rappresentante della Soprintendenza archeologica per le province di Caserta e Benevento. – continua sotto –
Agli interventi appena avviati, che si inseriscono all’interno di una più ampia azione a tutela dei beni del Fondo promossa dalla direzione centrale degli Affari dei Culti e per l’amministrazione del Fondo edifici di culto del ministero, seguiranno, sempre in provincia di Caserta, lavori di restauro su altre chiese di proprietà del Fec, finanziati con fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
