Aversa, recupero dei parchi urbani: sottoscritto contratto da 450mila euro

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Al via il recupero dei quattro parchi urbani cittadini. E’ stato, infatti, sottoscritto il contratto con la ditta che si occuperà di riportare a nuova luce le quattro aree verdi cittadine, alcune delle quali chiuse da anni. A darne notizia sono il vicesindaco con delega ai Lavori pubblici, Marco Villano, e la sua collega di esecutivo con delega all’Ambiente, Elena Caterino. – continua sotto – 

«Si tratta – ha dichiarato il numero due della giunta guidata dal sindaco Alfonso Golia – di un’opera complessiva di riqualificazione con una spesa prevista di 450mila euro. Verranno realizzate anche aree dedicate ai bambini e tematiche, soprattutto sportive. E’ importante avere luoghi di aggregazione aperti. Il covid ci ha insegnato l’importanza degli spazi e proviamo a valorizzare quelli che abbiamo e crearne altri nuovi».

La riqualificazione avrà inizio dal parco dedicato a Valerio Taglione, ubicato in una zona a confine con il Comune di Cesa per poi continuare con il parco intitolato al maestro Antonio Balsamo, virtuoso del sassofono, e, a seguire, il Parco Ninì Grassia, il regista aversano scopritore di talenti, tra cui Nino D’Angelo, in via Atellana e, infine, il Parco Pozzi ubicato in pieno centro cittadino, in quello che è stato il campo che aveva ospitato i profughi dell’Istria, della Libia e dell’Etiopia. Insomma, una città verde e fiorita. Questo almeno nelle intenzioni, dopo il disastroso periodo che ha visto mancare quasi del tutto la manutenzione del verde pubblico in città con i manti erbosi ridotti a malinconici tappeti giallognoli per carenza di impianti di irrigazione.

In particolare, il progetto in questione, che potrebbe iniziare ad essere realizzato nel prossimo mese di gennaio, stando il contratto già firmato, prevede la rifunzionalizzazione dei quattro parchi cittadini, partendo dal principale Parco Pozzi, passando per quelli perennemente chiusi per incapacità di tutte le amministrazioni che si sono succedute a tenerli aperti (parco Ninì Grassia e parco Antonio Balsamo, divenuti il simbolo dello spreco di risorse comunitarie, circa 400mila euro per realizzarli e quasi mai utilizzarli) sino a giungere all’ultimo arrivato, quello intitolato al «partigiano della Libertà» ed esponente di Libera e Comitato Don Diana, Valerio Taglione, in via Madonna dell’Olio, che in pochi mesi ha conquistato un posto d’onore nei parchi cittadini carenti di manutenzione. – continua sotto – 

«L’Amministrazione comunale – ha dichiarato Villano – intende attivare, con ogni strumento a disposizione, ogni forma di finanziamento rivolto agli interventi relativi ad opere pubbliche di messa in sicurezza, ristrutturazione, riqualificazione o rigenerazione urbana, volti alla riduzione dei fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale. Da qui la scelta di destinare la somma di 450mila euro per l’intervento di riqualificazione delle aree di parchi e giardini (Pozzi, Balsamo, Grassia, Taglione)».

Insomma, secondo Caterino e Villano, l’esperienza dei mesi scorsi dovrebbe rappresentare solo un brutto ricordo. Non a caso, lo stesso Parco Pozzi, dopo una chiusura di un mese resasi necessaria, lo scorso anno, per la cura dei lecci secolari con l’intervento di un agronomo e operai specializzati, dopo un’apertura parziale, aveva riaperto totalmente. A complicare il tutto rimane, però, il problema della gestione di questi parchi alcuni dei quali, come il Grassia e il Balsamo, sono stati, praticamente, più chiusi che aperti da quando furono inaugurati nell’era del sindaco Mimmo Ciaramella, proprio per carenza di personale che potesse garantirne una fruizione decente.

A vuoto sono andate, con la precedente e l’attuale amministrazione, anche alcune gare per le condizioni capestro richieste a chi si fosse aggiudicata la gestione. Questa volta l’amministrazione Golia sta cercando di non registrare un nuovo flop. Di ufficiale, come evidenziato dagli esponenti della giunta Golia, non vi è ancora nulla, ma l’orientamento dovrebbe essere quello di affidare le quattro aree verdi cittadine in gestione in cambio della manutenzione e della guardiania. Possibile anche la presenza di chioschi per bibite e altro. Ma una decisione definitiva ancora non c’è.

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