Aversa, riapre il Sedile di San Luigi e si trasforma in galleria d’arte

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – «Un vero spettacolo. Il Sedile di San Luigi a piazza San Domenico apre le sue porte per una bellissima mostra, trasformandosi in una vera galleria d’arte». Queste le parole utilizzate dal sindaco di Aversa, Alfonso Golia, per annunciare la riapertura, ad oltre otto anni dalla inaugurazione, del medievale Sedile di San Luigi. – continua sotto –

«Imubhis, Etimoincero e Blvckjep – ha continuato il primo cittadino aversano – sono i nomi d’arte dei tre giovani artisti, nostri concittadini, che hanno esposto le loro creazioni per noi tutti in una cornice storica d’eccellenza. Voglio ringraziare i gestori di Fratelli Bigotti, i quali hanno già adottato lo spazio verde antistante il sedile, e con grande ulteriore generosità hanno aderito, insieme a tanti altri, al tavolo di co-progettazione per organizzare il calendario natalizio, arricchendolo proponendo eventi culturali e musicali di grande innovazione e qualità, come questa mostra». «Come si suol dire, – ha concluso Golia – ‘buona la prima’, affinché, partendo da questa bella esperienza, il Sedile di San Luigi possa diventare il luogo ideale per le mostre dei nostri talenti: dalla fotografia, alla pittura e scultura. Una galleria d’arte permanente, aperta a tutti, sempre».

Insomma, finalmente una destinazione per questo monumento che era stato riaperto con il taglio del nastro da parte dell’allora presidente del tribunale di Napoli Nord, Elisabetta Garzo, sotto la sindacatura del compianto sindaco Giuseppe Sagliocco l’8 novembre del 2014. Da allora, in pratica, non è stato più riaperto.

Il Sedile è l’unico rimasto dei quattro sedili che un tempo erano presenti ad Aversa ed il più antico dei 13 presenti in Italia. Era utilizzato per amministrare la giustizia ed in seguito come luogo di convegno; inizialmente concesso ai cavalieri aversani nel 1195 dall’imperatore Enrico VI come ringraziamento per l’appoggio ricevuto nella guerra contro i Normanni, nel 1599 fu gestito da Monte di Pietà finché passò alla giurisdizione della chiesa di Santa Maria del Popolo. Pur originario del XII secolo sul finire del XVII fu completamente rifatto a seguito dei danni subiti nel tempo. Si presenta come un piccolo spazio parte adibito a giardino e parte porticato con 2 campate dagli archi a tutto sesto; l’area è recintata da una cancellata in ferro battuto del 1913. Al posto delle esili colonnine medievali oggi gli archi sono retti da poderosi pilastri e le volte recano stucchi barocchi che riprendono il colore della pietra lavica dei pilastri. Tutt’intorno la bellissima piazza Plebiscito sulla quale affacciano palazzi storici della città, non tutti in buone condizioni, tra cui l’antico Palazzo di Città, la chiesa di San Domenico e la Regia Pretura.

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