Caserta, mondo accademico in lutto per la scomparsa della professoressa Arianna Sacerdoti

di Carlo Achille Caiazzo

Caserta – Si è diffusa con rapidità e sconcerto sui social media la triste notizia della dipartita della professoressa Arianna Sacerdoti, associata di Lingua e Letteratura Latina presso l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, nella sede di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). La prematura scomparsa della docente, ad appena 43 anni di età, annunciata dal sito web ufficiale del DiLBeC, ha lasciato sconvolti e addolorati moltissimi studenti e numerosissimi colleghi in tutta Italia, che nutrivano stima e affetto profondo per la professoressa Sacerdoti. – continua sotto –

Pronipote di Carlo Levi, autore del celebre romanzo “Cristo si è fermato a Eboli” (la nonna paterna Adele era sorella minore dello scrittore torinese), Arianna Sacerdoti, napoletana di nascita, si distinse fin da giovanissima quale brillante allieva del Liceo Classico “Sannazaro” di Napoli, per poi intraprendere una splendida carriera universitaria, prima grazie alla laurea con lode in Lettere Classiche e, poco dopo, al Dottorato di ricerca sempre presso la Federico II. Ricercatrice a tempo indeterminato dal 2008, dal 2020 ricopriva il ruolo di professore associato del Dipartimento di Lettere e Beni culturali sammaritano, ma per alcuni periodi era stata Visiting Professor e Relatrice anche in Francia, Canada, Germania e Finlandia. Studiosa di poesia, la Professoressa Sacerdoti si era dedicata da tempo all’approfondimento degli haiku, forma poetica di origine giapponese che, sulla spinta del padre medico Guido, era praticata amatorialmente nella sua famiglia. La passione per gli haiku era stata poi trasportata in ambito universitario, in seno al quale aveva avuto modo di approfondire la poesia degli haiku in latino.

I versi, però, oltre che oggetto di studio e di ricerca, erano da lei praticati anche in prima persona: da pochissimo la docente aveva pubblicato un volume di suoi testi, “Mormorare. Poesie (2004-2021)”, ma già in passato aveva dato alle stampe sue raccolte di poesia (“Sentieri diversi”) e di fiabe per bambini (“Le sognanti avventure di Carciofino”).

L’improvvisa morte della professoressa Sacerdoti, a poco meno di un anno di distanza da quella della madre, Marcella Marmo, docente di storia contemporanea all’Ateneo federiciano, ha certamente addolorato molti, ma il suo ricordo e la sua figura resteranno sicuramente indelebili nella comunità accademica e nei tanti suoi studenti, che della professoressa Sacerdoti ammiravano la vasta cultura e soprattutto la disponibilità e l’affabilità nelle relazioni umane con tutti.

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