Chiesa di San Lorenzo Maggiore: una gioiello del Duecento la cui facciata è ingabbiata da dieci anni da una mostruosa impalcatura. E’ avvilito il parroco della chiesa, padre Domenico Sportiello, che si divide tra la chiesa di Sant’Antonio al Seggio di Aversa e questa di Napoli. – continua sotto –
“Le promesse sono state tante – dichiara padre Domenico – ma in dieci anni non ho mai visto un operaio al lavoro in questo cantiere che rientra nel grande progetto del centro storico Unesco. E’ davvero scandaloso trattare così un inestimabile patrimonio storico, che si trova nel cuore dei Decumani e di San Gregorio Armeno”. In effetti i Padri francescani sono gli unici a combattere contro il degrado dell’intera zona, pagando a spese loro la derattizzazione, impegnandosi periodicamente per far rimuovere i cumuli di rifiuti lasciati vicino al sagrato della chiesa dai tanti turisti e avventori dei locali di ristorazione cresciuti a dismisura negli ultimi anni.
“E’ una situazione che penalizza anche il regolare funzionamento della chiesa – continua padre Domenico – perché sono difficoltose le entrate e le uscite dei fedeli a causa delle lamiere arrugginite. Inoltre, nessuno viene a sposarsi più qui ed è penalizzata pure la visita agli scavi archeologici sotterranei”.
Comunque, uno spiraglio all’intricata situazione viene dalle recenti dichiarazioni pubbliche della vicesindaco e assessore all’Urbanistica, Laura Lieto, che ha assicurato che sono stati reperiti degli appositi fondi per far ripartire celermente i lavori di restauro della chiesa. “Speriamo bene”, afferma dubbioso padre Domenico Sportiello.