Operazione congiunta dei carabinieri e della Polizia di Stato che stanno notificando 25 arresti in carcere emessi dal gip del Tribunale di Salerno su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di altrettanti indagati. – continua sotto –
I reati contestati dagli inquirenti sono associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione, tentato omicidio, intestazione fittizia di beni, autoriciclaggio, porto e detenzione illegali di armi, illecita concorrenza con violenza o minaccia, aggravati dal metodo e/o finalità mafiose.
La Guardia di Finanza ha eseguito, invece, un sequestro preventivo di beni, quote societarie, conti correnti e rapporti finanziari nella disponibilità diretta e indiretta degli indagati, sul territorio nazionale e in Spagna, per un valore complessivo stimato in circa un milione di euro.
L’operazione ha colpito due associazioni per delinquere di stampo camorristico, i Fezza-De Vivo di Pagani e i Giugliano di Poggiomarino, che, come è emerso dalle indagini, erano federate tra loro. La federazione tra i clan, è stato spiegato, sarebbe stata costruita attorno alla figura di Rosario Giugliano, detto “’o minorenne”, che ha sfruttato i suoi storici rapporti di alleanza con i vertici delle famiglie di maggior spicco della criminalità paganese. – continua sotto –
Secondo gli investigatori avrebbero operato a Pagani, Nocera Inferiore, San Marzano sul Sarno, Scafati e in altri Comuni dell’Agro Nocerino Sarnese, oltre che della provincia di Napoli. Ingente e vario il giro d’affari delle associazioni che, a maggio 2020 dopo il primo lockdown, erano riuscite a imporsi anche nel settore delle sanificazioni con metodi intimidatori e violenti quale il pestaggio di un imprenditore concorrente.
Dalle indagini, inoltre, è emerso il coinvolgimento delle due organizzazioni nel tentato omicidio di Domenico Chiavazzo, avvenuto il 25 maggio 2020: con il provvedimento odierno Rosario Giugliano è stato indagato sia poiché ritenuto il mandante del tentato omicidio sia per gli ulteriori reati di detenzione e porto delle armi utilizzate in quell’occasione. IN ALTO IL VIDEO