Aversa, blitz anti assenteismo al Comune: 12 dipendenti nel mirino della Guardia di Finanza

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta)Dodici dipendenti del Comune di Aversa nel mirino della Guardia di Finanza della locale compagnia con l’ipotesi di far parte della folta schiera dei “furbetti del cartellino”. Dodici cartellini riportanti le rispettive presenze e una serie di buste paga relative ad un periodo circoscritto sono stati portati via dai militari coordinati dal capitano Pasquale Di Lorenzo. – continua sotto –  

Una vicenda sulla quale si registra un silenzio totale da parte degli investigatori che sarebbero stati incaricati dai magistrati della Procura di Napoli Nord. In particolare, i finanzieri starebbero verificando se i dodici dipendenti comunali, dei quali non si conoscono né generalità né mansioni, risultino presenti nella casa comunale in momenti in cui erano impegnati in altre attività non legate al proprio rapporto di lavoro.

Una vicenda che gli investigatori avrebbero preferito, probabilmente, non rendere pubblica almeno sino a quando non termineranno gli accertamenti con le verifiche richieste dal caso ma che è stato impossibile celare tenuto conto che la presenza delle Fiamme gialle nella stanza del segretario generale del Comune di Aversa non poteva assolutamente passare inosservata. Rimane, però, ovviamente il riserbo sui nomi delle dodici persone a carico delle quali sono in corso gli accertamenti da parte dei finanzieri aversani.

Interpellato sulla vicenda, pur non confermando il “blitz” dei finanzieri, l’assessore con delega al Patrimonio, Giovanni Innocenti, ha dichiarato: «Da parte nostra, come amministrazione, siamo fiduciosi nelle attività che la Guardia di Finanza e la magistratura competente effettueranno per giungere all’accertamento dei fatti ipotizzati, mettendoci a disposizione per quanto dovesse loro servire». – continua sotto –  

Una circostanza, questa del sequestro dei cartellini dei dipendenti comunali, che avrebbe creato del malumore nelle stanze del municipio aversano dove anche nel passato si sono registrati controlli del personale da parte delle forze dell’ordine, ma non si sono mai registrati casi eclatanti di “furbetti del cartellino” come, invece, avvenuto in comuni limitrofi.

Del resto, sottrarsi al lavoro nella casa comunale aversana sembra essere un’attività praticamente impossibile, considerato che i dipendenti attualmente in servizio sono oramai pochissimi.

A causa del blocco del “turn over”, infatti, il personale è ridotto al lumicino, tanto che si fa fatica ad assicurare ai cittadini aversani anche alcuni servizi essenziali, con gli impiegati comunali sotto pressione continua, per cui eventuali “défaillance” sarebbero immediatamente notate.

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Redazione
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