Aversa, celebrata la Shoah davanti all’Albero della Memoria

di Daniela Rosato

Aversa (Caserta) – Doppio appuntamento ad Aversa il 27 gennaio per celebrare la “Giornata della Memoria”, istituita per commemorare le vittime dell’Olocausto. – continua sotto –

In mattinata, in piazzetta don Diana, studenti e associazioni si sono raccolti vicino alla Magnolia Monumentale della Legalità e della Memoria per riflettere sulla tragedia della Shoah. E’ stato deposto un omaggio floreale davanti alla pietra d’inciampo dedicata ad Anne Frank, posta ai piedi della magnolia. Presenti il sindaco di Aversa, Alfonso Golia, l’assessora alla Cultura, Anna Sgueglia, il vescovo Angelo Spinillo, il professor Francesco Villano, docente di storia delle religioni all’Issr di Capua, il professor avvocato Paolo Pollice, presidente dell’Osservatorio “E.Sereni” e già docente ordinario di diritto civile all’Università “Federico II” di Napoli, il professor Fortunato Allegro, presidente della libreria sociale “il Dono”. L’associazione giovanile Controsenso ha preparato una lettura tratta da “Il mercante di Venezia”.

Nel pomeriggio, alle 17.30, incontro-dibattito nella sala conferenze della Caritas Diocesana, diretta dal don Carmine Schiavone, promosso dalla Fidapa, con intervento della professoressa Maria Concetta Piacente e coreografie curate dalla direttrice della scuola di ballo “Bayadere”, Antonietta Addeo.

“La giornata, che non a caso abbiamo celebrato davanti all’Albero della Legalità e della Memoria – ha commentato il sindaco Golia – è l’occasione per riflettere sulle cause di un doloroso passato ed al tempo stesso per consolidare le basi perché nel presente e nel futuro simili eventi non possano più accadere. La Shoah è stata definita il ‘cuore di tenebra’ dell’Occidente, nata all’interno della cultura dell’anti-giudaismo ed anti-semitismo, cui la follia nazista aggiunse il razzismo e la cultura del sangue ariano. L’infernale macchina del lager serviva non solo allo sterminio di milioni di persone, ma anche alla mutazione dell’essenza della natura umana con la distinzione tra i superuomini nazisti, malvagi, capaci di ogni atrocità, ed i sub-uomini, considerati esseri inferiori, larve umane, vittime dell’odio e della intolleranza. La Shoah svela di quali crudeltà è capace l’uomo, a che livello di abiezione può spingersi e pone interrogativi enormi sulla natura dell’uomo e sulla banalità del male di Auschwitz”. – continua sotto –

“Chiediamoci oggi, – ha sottolineato Golia – se l’attuale crisi dell’umanità, l’insensibilità crescente di fronte a diritti e valori universali, il declino della solidarietà, il rifiuto crescente dell’uomo di una prospettiva morale del vivere, non siano da collegare a quanto accaduto ad Auschwitz. Allora la nostra presenza, la presenza di tanti ragazzi oggi in migliaia piazze del mondo, è importante perché come disse Levi: ‘Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario’ perché la memoria storica della Shoah non riguarda solo il popolo ebraico, ma l’intera umanità”. “Allora, io credo – ha concluso il primo cittadino – che associare legalità e memoria sia fondamentale perché il bene trionfi sul male, perché il rispetto dell’uomo come persona sia per tutti un valore irrinunciabile e fondativo di una comunità degna di tale nome”. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

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