Aversa (Caserta) – Il Consiglio comunale del 29 dicembre scorso sembra aver segnato la fine della democrazia nella città di Aversa che appare guidata da una sorta di democrazia “tarocca”, parente della dittatura, formata dai 13 consiglieri di maggioranza. È apparso così vedendo lo spettacolo offerto dallo svolgimento della seduta. – continua sotto –
Andato in diretta su Youtube, ha mostrato agli spettatori i consiglieri di minoranza quasi impediti nello svolgere i compiti loro assegnati dal ruolo istituzionale che ricoprono. Perché ad ogni richiesta rivolta al presidente dell’assemblea non hanno trovato risposta diretta ma risposte che rimandavano ad articoli del regolamento o dello statuto comunale che possono avere interpretazioni differenti a seconda di chi intende far valere la propria opinione.
La prima osservazione fatta dal consigliere di minoranza Dello Vicario che ha creato contesa tra maggioranza e minoranza, trasformatasi, successivamente, quasi in una gazzarra da mercato rionale, è stata quella sulla necessità di avere informazioni sugli atti propedeutici alla scelta di votare sì o no sui punti all’ordine del giorno. Non avendo avuto a disposizione gli atti che avrebbero permesso di conoscere in maniera esatta le problematiche da votare – perché l’unico modo possibile, a quanto è stato detto in Consiglio, era quello di recarsi in segreteria per leggerli tre giorni prima del Consiglio Comunale, un tempo probabilmente insufficiente per averne chiara comprensione da parte di tutti i consiglieri comunali, sia di maggioranza che di minoranza – approvare al buio questioni importanti per la città per ignoranza non sarebbe stato possibile.
Ma, stando a quanto si è visto, la maggioranza non la pensava così, dal momento che ogni questione è stata approvata con i soli voti della maggioranza. L’imparzialità dichiarata dal presidente del Consiglio, Roberto Romano, autodefinitosi “il presidente di tutti”, sia nell’atto dell’insediamento che durante l’ultimo Consiglio del 2022, non sembra essere stata rispettata giacché il suo voto è stato sempre concorde a quello della maggioranza mentre il suo predecessore, Carmine Palmiero, si asteneva dal voto per rispettare il ruolo di imparzialità doveroso per un presidente di assemblea, pur essendo, Palmiero, stato eletto quale candidato della civica “La Politica che Serve”, quindi con la maggioranza, affinché il suo voto non fosse decisivo. IN ALTO IL VIDEO DEL CONSIGLIO DEL 29 DICEMBRE 2022