Aversa (Caserta) – La “guerra dei tavolini” tra amministrazione comunale e gestori di numerosi locali di ristorazione potrebbe trasformarsi in “armistizio” e, perché no, in “pace”. In questi giorni, infatti, sono in corso una serie di confronti, sia in seno alla maggioranza che al di fuori, per cercare di giungere ad una soluzione che non penalizzi più di tanto gli imprenditori che, in queste ultime settimane, anche in concomitanza con le festività natalizie, si sono visti chiudere i locali per aver collezionato una serie di sanzioni amministrative. In verità, non sempre causate dalla presenza dei tavolini in strada, quanto dal mancato rispetto degli orari di diffusione della musica all’esterno e di chiusura. – continua sotto –
A farsi portavoce della necessità di una soluzione pratica, oltre che politica, il numero due dell’amministrazione guidata dal sindaco Alfonso Golia, il vicesindaco Marco Villano, che, tra le tante deleghe, detiene anche quella alla Mobilità cittadina. «Per la questione dei tavolini e delle sedie fuori dai locali – ha dichiarato Villano – io e gli assessori Giovanni Innocenti e Francesco Sagliocco, per le rispettive aree di competenza stiamo verificando, confrontandoci con il comandante della Polizia municipale, Antonio Piricelli, ed altri tecnici, eventuali soluzioni che possano consentire ai locali di continuare a tenere tavolini e sedie all’aperto senza il patema delle sanzioni amministrative».
«Siamo consapevoli – ha continuato Villano, che ha precisato di parlare anche a nome dei suoi due colleghi di giunta Innocenti e Sagliocco – che questo è un momento difficile per la categoria e lo spazio esterno, nel rispetto delle leggi e regolamenti, rappresenterebbe una boccata di l’ossigeno in un momento in cui l’aumento dei prezzi sta seriamente minando il tessuto commerciale. Inoltre, Aversa è baricentro commerciale dell’intero agro aversano e la sana movida caratterizza la nostra città rendendola giovane e viva e noi vogliamo aiutare gli esercizi commerciali che consentono di avere questo primato». Villano chiude, poi, con parole di distensione e speranza: «C’è uno studio costante della problematica e al vaglio ci sono una serie di ipotesi per risolvere definitivamente il problema».
All’amministrazione Golia risponde il portavoce dell’associazione “Il Condominio del Seggio”, Raffaele Oliva, che evidenzia come non ci siano, a suo avviso, problemi particolari per il rilascio delle relative autorizzazioni da parte di quegli imprenditori che ne facciano richiesta. «L’occupazione del suolo pubblico – afferma Oliva – risulta fondamentale per l’economia degli esercizi di somministrazione ed in qualità di delegato Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) della città di Aversa mi auguro che l’amministrazione comunale conceda l’occupazione di suolo pubblico a tutti gli esercizi che ne abbiano il diritto e nel centro storico chi non intralcia la viabilità è sicuramente in possesso di tale diritto». – continua sotto –
Subito dopo, da avvocato qual è, Oliva dà anche una spiegazione legale alle proprie affermazioni: «Difatti, l’articolo 20 del Codice della strada stabilisce che la carreggiata può essere autorizzata per l’occupazione a condizione che venga predisposto un itinerario alternativo per il traffico ovvero, nelle zone di rilevanza storico-ambientale, a condizione che essa non determini intralcio alla circolazione». «Inoltre, come ormai ripeto da anni, – conclude il rappresentante di categoria – la città con tavolini e sedie risulta molto più sicura e le stesse occupazioni allontanano l’utenza che girovaga senza meta e che crea disturbi all’ordine pubblico. Insomma, l’occupazione del suolo comporta solo vantaggi per i commercianti e per la città stessa, non concederla comporterebbe una marcia indietro di dieci anni».