Aversa, i detenuti di Santa Maria CV rinunciano al proprio cibo per donarlo ai poveri della Caritas

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – I detenuti del penitenziario di Santa Maria Capua Vetere donano, con le loro rinunce, viveri ai poveri della Caritas di Aversa in nome di Luigi Ciaramella ed Elisabetta Nardi, due vittime della strada il primo, della malasanità la seconda.

Sono stati l’Associazione “Mamme Coraggio e Vittime Della Strada” odv e il “Comitato per la Rinascita del Cimitero di Aversa” a chiedere alla direzione della casa circondariale sammaritana di collaborare per aiutare gli indigenti attraverso la Caritas. Una prima donazione era stata fatta l’8 marzo dello scorso anno, ora se ne programmano altre. «I detenuti hanno rinunciato a parte del loro cibo per donarlo ai bisognosi. In occasione della festività della Befana, il loro dono è stato fatto idealmente a Luigi Ciaramella e ad Elisabetta Nardi, il primo morto giovanissimo a causa di un incidente stradale, la seconda, invece, è stata vittima di malasanità», hanno dichiarato i genitori dei due giovani Elena Ronzullo e Nicola Nardi.

L’Associazione ha ringraziato i detenuti e tutte le persone che hanno reso possibile l’attuazione del progetto, sottolineando il gesto generoso compiuto dai detenuti stessi attraverso le loro rinunce. «Riteniamo sia di grande rilevanza la donazione fatta ai poveri. E’ un’azione di grande significato che ci impone alcune precisazioni: noi non vogliamo che venga privato della libertà personale chi è innocente o ha commesso piccoli reati. In carcere deve andare chi ha compiuto gravi reati e soprattutto chi uccide sulla strada».

Il vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, ha ringraziato e apprezzato il gesto di fraternità e solidarietà delle tre associazioni, ha ringraziato padre Clemente, cappellano dell’Istituto penitenziario di Santa Maria Capua Vetere, la direttrice Rotundo e il comandante dell’istituto che hanno collaborato e permesso ai detenuti dei vari reparti la donazione di generi alimentari. Questi, a diverso titolo, ma con la stessa intensità, hanno dato forma alla raccolta di beni di prima necessità per le famiglie che bussano alla porta della Caritas Diocesana di Aversa. Spinillo ha assicurato la sua vicinanza attraverso il dono della preghiera.

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