Aversa (Caserta) – Nuovo Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord varato dopo le elezioni che hanno visto sfilare davanti alle urne allestite al Castello Aragonese, che ospita anche gli uffici giudiziari cittadini, ben 2055 avvocati. A fare la parte del leone il favorito della vigilia, l’avvocato Gianluca Lauro (nella foto) che, quasi certamente, sarà eletto presidente del consiglio forense aversano in occasione della prima seduta che potrebbe tenersi il prossimo 26 gennaio. – continua sotto –
Prima di questo appuntamento ci sarà, lunedì 23 gennaio, la proclamazione degli eletti, nel salone pinacoteca del Seminario Vescovile di Aversa. Salvo sorprese, improbabili, entreranno in consiglio: Gianluca Lauro (1684 voti), Rosa Cecere (1535), Raffaele Costanzo (1445), Carla Chiacchio (1409), Luigi Ciariello (1368), Angela Crispino (1367), Barbara Schiattarella (1360), Roberta Gilberti (1350), Pasquale Di Lorenzo (1173), Alberto Pellegrino (1095), Sergio Tessitore (1093), Francesco Cristiano (1065), Francesco Castaldo (1021), Aniello Cirillo (1001), Rosario Auletta (563), Sebastiano Schiavone (528), Maurizio Noviello (495), Luca Granata (479), Mario De Michele (469), Salvatore Nasti (433) e Antonietta Liccardo (395).
«Sono molto soddisfatto – ha dichiarato l’avvocato Lauro, 49 anni, aversano – per il risultato elettorale raggiunto, e ciò soprattutto perché premia un lavoro di tessitura compiuto negli anni passati, durante i quali siamo riusciti a formare un gruppo rappresentativo, nelle sue singolarità, di tutti i territori del Circondario del Tribunale di Napoli Nord». «Non è stato facile – ha continuato – arrivare ad un tale risultato di coesione, anche perché si doveva rendere omogeneo ciò che in partenza sembrava non esserlo; invece, intorno alle tematiche che caratterizzano il mondo Giustizia ed in particolare il micro mondo Giustizia di Napoli Nord, con le sue peculiarità, è stato possibile nel tempo ritrovare una vera comunione di intenti che farà, ne sono certo, del Consiglio dell’Ordine di Napoli Nord che va ad insediarsi un unicum». «Questo grande risultato – ha concluso Lauro – è stato raggiunto grazie a due fattori, di eguale importanza, il rapporto costruito negli anni, sul territorio, con i colleghi dell’intero Foro e la fiducia che, in misura sempre maggiore, gli stessi colleghi ci hanno riconosciuto negli appuntamenti elettorali man mano succedutisi nel tempo».
L’auspicio di tutti gli addetti ai lavori è che il nuovo consiglio dell’Ordine eletto nei giorni scorsi non segna l’esempio degli ultimi che lo hanno preceduto, con i consiglieri più impegnati a darsi battaglia tra loro, coinvolgendo in qualche caso anche diversi giornalisti, con ampio ricorso alla magistratura non solo amministrativa, ma anche penale. Un consiglio dell’ordine spaccato portò a dimissioni di massa e al commissariamento da parte del ministro Guardasigilli dell’epoca. Una decisione impugnata (e sospesa dal Tar) da un gruppo di avvocati tra i non eletti che, non ritenendo le dimissioni dei consiglieri contestuali, si surrogò dando vita ad un consiglio durato solo poche settimane.
