Carinaro (Caserta) – E’ Bartolomeo Oliva il nuovo sindaco baby di Carinaro. La proclamazione dello studente della classe Terza C della scuola secondaria di primo grado è avvenuta venerdì mattina, nella sala consiliare, in occasione dell’insediamento del Consiglio Comunale dei Ragazzi e della celebrazione della “Giornata della Memoria” per commemorare lo sterminio e le persecuzioni subite dal popolo ebraico e dai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. – continua sotto –
Un’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicola Affinito, su interessamento dell’assessora all’Istruzione, Eufemia Barbato, in collaborazione con l’istituto comprensivo diretto dal professor Ernesto Natale. Si tratta del 22esimo Consiglio dei Ragazzi di Carinaro, istituto ormai nel lontano 2001.
Oliva è stato eletto al termine delle consultazioni tenutesi a dicembre nell’istituto carinarese, insieme ai consiglieri: Sofia Cioffo (Terza C), Enrico Di Grazia (Terza C), Miriana Campochiaro (Prima A), Francesco Iavarone (Terza D), Cristian Cioffo (Prima E), Maria Cinquegrana (Terza C), Giuseppe Cimmino (Seconda C), Daniele Rizzuto (Seconda A), Ilary Donciglio (Terza A), Rossella Petrarca (Terza A), Francesca Sepe (Seconda B), Luisa Sglavo (Seconda B). Dopo l’investitura con la fascia tricolore e il giuramento, il sindaco baby ha reso noti i nomi dei componenti della giunta: Sara Cioffo vicesindaco, Rossella Petrarca, assessore con deleghe ad Ambiente, Salute e Sanità, Maria Cinquegrana, assessore alla Pubblica istruzione, Miriana Campochiaro, assessore alle Pubbliche relazioni, Francesca Sepe, assessore alla Cultura, Enrico Di Grazia, assessore allo Sport.
“Per questi giovani nostri concittadini, – ha commentato il sindaco Affinito – il Consiglio Baby è una tappa importante di un percorso di educazione alla legalità, alla cittadinanza attiva, con l’obiettivo di stimolare una maggiore consapevolezza dei diritti e dei doveri civici verso le istituzioni e verso la comunità. Tra questi doveri c’è anche quello della memoria, e manifestazioni come quella della Giornata della Memoria ci fanno comprendere che si deve conservare vivo il ricordo delle tragedie passate perché la memoria è una forza capace di cambiare il mondo”. “Una grande giornata di democrazia, di partecipazione e di commemorazione, che ha visto protagonisti gli studenti, il cui ruolo è sicuramente fondamentale per coltivare la memoria e combattere ogni forma di razzismo e intolleranza”, ha detto l’assessora Barbato. – continua sotto –
“Il sindaco e i consiglieri baby – ha sottolineato il preside Natale – potranno toccare con mano alcune realtà amministrative, imparando a confrontarsi, proporre e decidere in assemblea. Un’opportunità, quindi, di ulteriore avvicinamento tra Ente Comune e Scuola per contribuire a creare cittadini adulti responsabili e consapevoli della loro importante missione all’interno del tessuto sociale. E in questa particolare giornata, l’auspicio è che i nostri giovani, che affrontano la vita carichi di speranze e di sogni, non abbiano a vivere tragedie come quella che oggi stiamo ricordando”.
E che ricordare sia importante i ragazzi hanno dimostrato di averlo ben compreso, mettendolo anche nero su bianco, attraverso una toccante lettera che narra di Miriam, una bambina di 8 anni prigioniera nel campo di concentramento di Auschwitz, strappata via dalle braccia di sua madre, che ha visto il suo fratellino essere portato via e il padre morire davanti ai suoi occhi di fame e di freddo. “Ricordare – è stata la riflessione degli studenti – è importante, sapete perché? Non soltanto per onorare le vittime della Shoah, è importante soprattutto per noi. Hanno cercato di privarci del nostro diritto più importante: il diritto di sapere, di conoscere, di ricordare. Perché la conoscenza è l’arma più letale, la più pericolosa da utilizzare per abbattere la crudeltà. Hanno tentato di privarci della possibilità di conoscere ed imparare, sapere e non ripetere: un diritto, ma anche un dovere”. Infine, una citazione di Primo Levi: “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò è che accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre”.
Al termine, il sindaco senior Affinito e il sindaco baby Oliva, insieme ai consiglieri comunali, al preside Natale, ai docenti e a tutti i presenti, si sono poi recati nel piazzale del plesso “Petrarca” per scoprire, nell’apposito spazio inaugurato oltre vent’anni fa, la mattonella commemorativa 2023 su cui è riportata una frase di Joyce Lussu, scrittrice, poetessa e partigiana italiana: “C’è un paio di scarpette rosse a Buchenwald, quasi nuove, scarpa numero ventiquattro per l’eternità, perché i piedini dei bambini morti non consumano le suole”. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA