Aversa (Caserta) – Piccoli e grandi candidati a sindaco nascono. Nella primavera del 2024, tra un anno e mezzo, fatto salvo qualche possibile inciampo dell’attuale variegata e traballante amministrazione guidata dal sempre più ecumenico sindaco Alfonso Golia, gli aversani saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo consiglio comunale e, soprattutto, il nuovo sindaco. Un anno e mezzo in politica rappresenta un tempo lungo ma anche breve. Ed ecco, allora, che più o meno alla luce del sole, si iniziano a vedere i primi posizionamenti per candidarsi a sedere sulla poltrona di primo cittadino.
A questo punto, è necessaria una premessa: parleremo di centrodestra e centrosinistra solo per una “comodità espositiva” tenuto conto che, purtroppo, a livello nazionale, è ancor di più ad Aversa, come dimostrato in questi anni, siamo di fronte a “posizionamenti di comodo”.
CENTROSINISTRA – Iniziamo con il centrosinistra. Qui, l’attuale sindaco Golia potrebbe essere o non essere della partita a seconda di come si concluderà questa sua prima esperienza. L’alternativa a lui potrebbe essere rappresentata dal suo vice Marco Villano o dalla sua compagna di partito Elena Caterino. Sempre nel centrosinistra, ci potrebbe essere anche la candidatura dell’ormai ex presidente del civico consesso Carmine Palmiero. C’è chi dice, infatti, che le sue dimissioni da presidente siano un preludio alla sua candidatura a sindaco. Sempre che il suo protettore politico, il presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero da Sessa Aurunca, deciderà di supportarlo. Starebbe affilando le armi, ma non capiamo se schierandosi nel centrosinistra o nel campo avverso, il vicepresidente della Camera di Commercio e presidente di “Sos Impresa – Rete di Legalità”, Maurizio Pollini che, stando ad indiscrezioni, avrebbe già pronte ben tre liste a suo supporto.
CENTRODESTRA – Molto più affollato, almeno stando ai “rumors” che circolano in città, il campo del centrodestra dove in prima fila, ma solo perché già presenti sulla scena politica cittadina, ci sono il già candidato a sindaco Gianluca Golia, che ancora non si capisce a quale partito appartiene, e Alfonso Oliva di Fratelli d’Italia. Entrambi si atteggiano a leader, ma potrebbero rivelarsi fuochi fatti, considerato che dietro di loro spingono, e non poco, i figli della nomenclatura storica cittadina da Augusto Bisceglia a Orlando De Cristofaro. Ci sono, per anche i possibili ritorni di chi non si arrende. Ed ecco, allora, sentir risuonare nomi “storici” in tutti i sensi, di Elia Barbato, già assessore nelle varie giunte dell’allora sindaco Mimmo Ciaramella e tra i fondatori ad Aversa di Forza Italia, e di Federica Turco, vicesindaco del compianto Peppe Sagliocco. Decisamente tramontato, almeno stando all’epilogo avuto dall’esperienza dei seguaci dell’ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il nome del presidente dell’ordine dei commercialisti di Napoli Nord Franco Matacena.
FORFAIT E SORPRESE – Comunque, i nomi fatti potrebbero essere tutti disattesi. Un anno e mezzo non è tanto per chi vuole costruire una candidatura che raccolga consensi, ma è anche sufficiente per far maturare la candidatura di qualche outsider che proveniente dalla società civile, dia uno scossone ad un panorama putrido che necessita di un ricambio d’aria.