Malati psichiatrici, ricovero in Rems solo se necessario: accordo tra Asl Caserta, Magistratura e Avvocatura

di Redazione

Con la definitiva chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg) si è realizzata negli scorsi anni la progressiva chiusura in Italia di tutte queste anacronistiche strutture penitenziarie. La legge numero 81 del 2014 ha regolamentato il ricovero nelle Rems, cioè l’applicazione di misure di sicurezza detentive, solo come extrema ratio e affidato alla magistratura ed ai servizi territoriali di salute mentale un ruolo decisivo e di estrema responsabilità nell’organizzare la presa in carico e l’assistenza di persone che abbiano commesso un reato e siano riconosciute non imputabili perché in stato di infermità al momento della commissione del fatto,  privilegiando il ricorso a soluzioni non detentive, quali la libertà vigilata. – continua sotto – 

Al paziente psichiatrico autore di reato deve pertanto essere assicurato un programma terapeutico individualizzato la cui scelta rende necessaria una costante interazione e lo scambio di informazioni tra magistratura e i servizi sanitari, da anni avviati in Campania con la messa in rete di tutte le aziende sanitarie locali che, con propri referenti, assicurano la dovuta collaborazione ai competenti organi giudiziari. In questa prospettiva, uno specifico accordo operativo in tema di misure di sicurezza per infermità psichiche è stato sottoscritto il 25 gennaio 2023 a Santa Maria Capua Vetere dal direttore generale della Asl di Caserta, Amedeo Blasotti, dalla presidente del Tribunale, Gabriella Maria Casella, dal procuratore facente funzioni Carmine Renzulli, dalla dirigente l’Ufficio per l’Esecuzione penale esterna, Maria Laura Forte, dal presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati, Ugo Verrillo, e dal coordinatore regionale per il superamento degli Opg, Giuseppe Nese.

L’accordo, definito in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale della Asl Caserta, diretto dal dottor Gaetano De Mattia, illustra dettagliatamente le procedure idonee a perseguire le finalità della legge 81/2014 e risponde pienamente alle direttive del 2017 e del 2018 del Consiglio Superiore della Magistratura e alla recente regolamentazione nazionale approvata dalla Conferenza Unificata il 30 novembre 2022.

All’autorità giudiziaria, attraverso la referente della Asl di Caserta, dottoressa Rosa Fusco, sarà così garantita una collaborazione tempestiva e costante finalizzata a evitare l’eccessivo e inappropriato ricorso al ricovero in Rems, attraverso la conoscenza aggiornata delle soluzioni offerte dai servizi sanitari dell’Asl Caserta, con la messa a disposizione di un ventaglio di plurime soluzioni terapeutiche adeguate al caso singolo. Sarà così possibile, da un lato, garantire il fondamentale collegamento tra il tessuto territoriale di provenienza dell’infermo di mente autore di reato e l’esecuzione della misura di sicurezza nei suoi confronti; e, dall’altro, prendere in considerazione il ricorso alla misura di sicurezza detentiva, cioè diversa dalla libertà vigilata, solo quando essa risulti l’unica soluzione utile e praticabile e non quando essa appaia, meccanicisticamente, la via più immediata per la neutralizzazione della sua carica di pericolosità.

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