Caserta – Per i 190 lavoratori della Jabil che l’azienda con sede a Marcianise, a partire dal 31 gennaio, ha deciso di licenziare arriva la proroga dei termini della cassa integrazione. – continua sotto –
“E’ una buona notizia e rappresenta un primo passo necessario per dare respiro ai dipendenti e provare a rilanciare il comparto”, commenta Gianpiero Zinzi, deputato della Lega. “Grazie all’impegno del governo e al senso di responsabilità dei sindacati e dell’azienda, potremo contare su un altro mese di tempo per costruire le soluzioni possibili – ha concluso il parlamentare casertano – a una vertenza che ci vede e ci ha visti fortemente impegnati sul territorio e nelle opportune sedi istituzionali”.
“È stata una corsa contro il tempo, che ci ha visti lavorare incessantemente per portare a casa un piccolo risultato. Ci siamo riusciti”, dichiarano in una nota congiunta Gimmi Cangiano e Marco Cerreto, deputati casertani di Fratelli d’Italia. “Sollecitato da parte nostra l’intervento immediato del Governo, e su indicazione richiesta del Sottosegretario di Stato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Fausta Bergamotto, l’azienda ha riconosciuto ai dipendenti ancora 30 giorni di cassa integrazione. Non è certo la soluzione. Ma è un pochino di tempo in più per provare a trovare insieme una soluzione. Ringraziamo davvero di cuore la celerità e la sensibilità di Fausta Bergamotto. Ma è arrivato il momento di definire quale sarà il futuro dei 190 dipendenti e delle loro famiglie, vittime di un disinteresse anche politico che ha caratterizzato la Regione Campania e la Provincia di Caserta nel corso dell’ultimo decennio”.
Bene la proroga, ma occorre fare di più anche per Raffaele Apetino, segretario generale della Fim Cisl Campania: “Serve trovare una soluzione industriale e occupazionale per dare prospettiva a tutti i lavoratori di Jabil”. “Riteniamo un fatto positivo, ma non soddisfacente, che l’azienda multinazionale Jabil abbia fatto ricorso come da noi proposto all’utilizzo di ulteriori 30 giorni di cassa integrazione straordinaria e di fatto sospeso la procedura di licenziamento. Bisogna utilizzare questi giorni – continua Apetino – per un confronto serrato presso il Ministero del Made in Italy affinché si apra un confronto serio e costruttivo che non affronti solo il tema dei 190 laboratori vittime della procedura di licenziamento ma che guardi ad una visione di prospettiva industriale per tutti i 440 lavoratori di Caserta”.