Licenziamenti Jabil, lavoratori in corteo a Caserta: “Vergogna”

di Redazione

Gridando “Vergogna Vergogna” i lavoratori dello stabilimento Jabil di Marcianise hanno avviato la protesta a Caserta, dal piazzale antistante la stazione ferroviaria, contro la decisione dell’azienda di effettuare 190 licenziamenti su un totale di 440 unità in organico. – continua sotto –  

Una scelta che diverrà esecutiva il 31 gennaio, quando scadrà la cassa integrazione. Con la rappresentanza dei 440 lavoratori della Jabil, arrivati sotto la sede della Prefettura in piazza Vanvitelli, sono intervenuti i segretari casertani dei sindacati confederali e di categoria dei metalmeccanici, e il deputato casertano Stefano Graziano del Pd.

Tempi lunghi si prospettano per l’unica soluzione paventata nei mesi scorsi, quella della ricollocazione di 140 dei 190 lavoratori Jabil in una nuova società formata dall’azienda Tme di Portico di Caserta e da Invitalia, società del Ministero dell’Economia.

Nel frattempo, il Ministero dello Sviluppo Economico proverà a dare un po’ di ossigeno ai 190 licenziati attraverso lo strumento della cassa integrazione per transizione lavorativa, previsto dalla legge di bilancio del 2022, finalizzato al recupero occupazionale dei lavoratori a rischio esubero, per un periodo massimo di 12 mesi complessivi non ulteriormente prorogabili. Una misura che non mette in discussione i licenziamenti ma che dà tempo ulteriore per trovare soluzioni di ricollocazione per i lavoratori in esubero.

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