Napoli – Un uomo di 67 anni viene colto da malore in un’abitazione a Napoli, in zona Capodimonte. Ma l’ambulanza, per raggiungere il luogo dell’intervento, deve attraversare via Morisani, bloccata da un muro, quindi impraticabile. I sanitari del 118 sono costretti a lasciare l’ambulanza e, insieme ai parenti del paziente, a piedi tentano di raggiungere quanto più velocemente possibile il domicilio dell’uomo che, purtroppo, forse anche a causa di quel ritardo, muore nonostante i tentativi di rianimarlo. – continua sotto –
Il presidente della III Municipalità Stella San Carlo Arena, Fabio Greco, annuncia di voler trovare tutte le soluzioni opportune affinché la strada venga messa in sicurezza e aperta al più presto per pedoni e automobilisti. “L’autoambulanza, – spiega – invece di raggiungere la residenza dalla parte alta di Capodimonte venne indirizzata a raggiungere il sito dalla parte bassa, quella chiusa dal cantiere. Non sappiamo se questo ritardo abbia compromesso la possibilità di salvare il nostro concittadino. Ma è chiaro ed evidente che tale strada era chiusa al passaggio oramai da due anni per lavori molto consistenti e di realizzazione complicata”.
Ma la polemica è inevitabile. “La famiglia sporgerà denuncia. – rivela Carlo Restaino, consigliere di Europa Verde alla III Municipalità di Napoli, che ha incontrato i parenti del paziente deceduto – Da mesi i residenti segnalano che la chiusura di via Morisani, inaccessibile da tre anni, rende molte abitazioni irraggiungibili. Anche le ambulanze che arrivano dall’ospedale San Gennaro sono costrette a fermarsi davanti al muro. E proprio per questo ha perso la vita il 67enne: l’ambulanza bloccata ha ritardato l’arrivo dei sanitari, che hanno fatto ogni tentativo possibile. Temiamo che via Morisani, a Capodimonte, rischi la stessa sorte toccata a Salita Scudillo, mai più riaperta dopo anni di attese e promesse”.
Via Morisani è una strada che conduce a una zona residenziale di Napoli, attraversando via Salita Moiariello. Proprio in prossimità di queste due arterie viarie, a causa di un muro pericolante e a rischio crollo, fu interdetta la strada. Prima con alcuni dissuasori, poi con il muretto. I lavori dovevano iniziare subito, ma la messa in sicurezza non è mai stata completata in tre anni e il muretto che blocca la strada è ancora lì. Le abitazioni sono di fatto isolate e chi deve raggiungerle è costretto a utilizzare le scale di Salita Moiariello. La strada è oramai sbarrata da tre anni e le mappe non sono state aggiornate. – continua sotto –
“Inevitabile chiedersi: se si fosse arrivati in tempo il paziente sarebbe stato salvato? – dice il deputato di Verdi e Sinistra, Francesco Emilio Borrelli – Se la strada è chiusa da tre anni, come è possibile che mezzi di soccorso come le ambulanze non abbiano le mappe aggiornate? È un’operazione necessaria quella di rendere attuali gli itinerari e i percorsi. Abbiamo deciso di inviare una nota al Comune per verificare se la chiusura è stata comunicata all’Asl, visto che le ambulanze continuano a passare di lì. È inaccettabile, peraltro, che per ripristinare la percorribilità delle strade debbano passare anni”.