Altri numerosi illeciti percettori del reddito di cittadinanza scoperti dalla Guardia di Finanza. I militari del comando provinciale di Catanzaro hanno eseguito accertamenti nei confronti di 318 percettori del sussidio che si sono conclusi con la denuncia all’autorità giudiziaria competente di 150 persone. – continua sotto –
Tra i soggetti denunciati figurano anche 82 stranieri che non avevano il requisito, previsto dalla normativa vigente, dei 10 anni di residenza nel territorio nazionale. Oltre a loro, ci sono: una donna residente nell’hinterland catanzarese, risultata però titolare di disponibilità finanziarie pari a 160mila euro; un ventenne che si era “distaccato” fittiziamente dal nucleo familiare dei propri genitori che percepivano un reddito annuo pari a 130mila euro; e persino la moglie di un boss della ‘ndrangheta condannato in via definitiva.
Non è mancato all’appello nemmeno un imprenditore che da sempre esercitava attività di “trasporto merci” ma che per 20 anni non aveva mai presentato la dichiarazione dei redditi: la Guardia di Finanza lo aveva già controllato prima che richiedesse il reddito di cittadinanza, contestandogli un’omessa dichiarazione dei redditi per oltre 1 milione e 900mila euro e un mancato versamento delle tasse pari a 725mila euro.
Le 150 le persone denunciate alle Procure di Catanzaro e Lamezia Terme, che rischiano una condanna fino a 6 anni di reclusione, sono state segnalate anche all’Inps di Catanzaro che ha già provveduto a bloccare e revocare l’erogazione del reddito di cittadinanza. Dall’operazione delle Fiamme Gialle, condotta dai reparti di Catanzaro, Lamezia Terme e Soverato, è infine emerso che l’ammontare complessivo del reddito di cittadinanza percepito illecitamente è stato pari 1 milione e 180mila euro, mentre ammontano a 207mila euro i contributi bloccati a chi li percepiva illecitamente.