Negli spazi comunali dell’associazione “Un’Infanzia da Vivere”, è stato inaugurato il Centro Antidiscriminazioni Lgbt+ “Codice Rainbow” del comune di Caivano (Napoli). Al taglio del nastro Lucia Fortini, assessora regionale alle Politiche Sociali, e Valeria Ciarambino, vicepresidente del Consiglio Regionale della Campania. Ai saluti istituzionali di Fortini e Ciarambino, sono seguiti quelli di Vincenzo Falco, Sindaco di Caivano, e di Maria Giuseppina Bervicato, Assessora alle Pari opportunità e alle Politiche giovanili del Comune di Caivano. – continua sotto –
Il Progetto “Codice Rainbow”, finanziato dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali su Pon inclusione Fse 2014-2020, nasce dalla sinergia tra il Comune di Caivano e il privato sociale, in particolare con l’Associazione Lgbt+ Pochos Napoli, la Fondazione Genere Identità e Cultura, Eco Società Cooperativa Sociale, Qualifica Group Formazione e Lavoro Srl e l’Associazione “Un’infanzia da vivere”.
Alle persone Lgbt+ discriminate per il proprio orientamento sessuale o identità di genere, Codice Rainbow Caivano mette a disposizione un servizio di Assistenza Telefonica, Linea Rainbow (attivo H24), e offre sia una serie di servizi per supportarle e aiutarle a superare le condizioni di fragilità sociale ed economica, sia percorsi diversificati in grado di fornire i mezzi adeguati a un inserimento nella realtà cittadina. Il Centro contro le discriminazioni è operativo negli spazi comunali dell’Associazione “Un’Infanzia da Vivere” del Parco Verde e in quelli della Biblioteca Comunale.
Codice Rainbow è un tassello importante e necessario per il tessuto sociale caivanese e per tutto il territorio del napoletano, un primo solido passo contro ogni forma d’odio e di discriminazione. Il sindaco e la sua assessora hanno lanciato un appello di avvicinarsi agli sportelli attivi non solo a coloro che hanno subito delle discriminazioni, ma anche alle famiglie e chiunque altro voglia informarsi, giacché il tema dei diritti e delle discriminazioni non conosce confini sociali e urbanistici. – continua sotto –
L’assessora Fortini, ha evidenziato: “Finalmente, è posto al centro dell’attenzione l’essere umano, ciascuno con le proprie caratteristiche, libero di potersi esprimere e non costretto a essere ciò che non è. Partire da Caivano è particolarmente simbolico. Il luogo da cui si comincia rispetto a quello che dovrà essere un cambiamento culturale nell’approccio. Un ulteriore passo dopo una serie di centri che si stanno aprendo. La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha confermato che la Campania ha risposto in maniera imponente alle progettualità che possono aiutare le persone in difficoltà”. Infatti, la Regione Campania è la prima in Italia a poter vantare diversi centri Lgbt.
Il sindaco Falco ha sottolineato che Codice Rainbow Caivano è un laboratorio di educazione al sentimento per far comprendere che le differenze sono una ricchezza e non un problema, e che è uno degli obiettivi più importanti, soprattutto in questi territori di periferia delle grandi città. Nel suo intervento, la vicepresidente del Consiglio Regionale della Campania, Valeria Ciarambino, ha affermato: “Vogliamo accompagnare non soltanto i ragazzi e ragazze, che hanno bisogno di trovare un’adeguata accoglienza per consegnare il loro vissuto, ma anche docenti e genitori. L’obiettivo è quello di creare insieme una nuova cultura contro ogni tipo di discriminazioni”.
Il direttore dell’Unar, Mattia Peradotto, ha ribadito l’impegno da parte dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale e del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri nella lotta a ogni forma di discriminazione, violenza e intolleranza. Preziosi gli interventi di Bruno Mazza per Un’infanzia da Vivere, che ha ricordato la fatica e l’impegno quotidiano da parte dell’associazione nel Parco Verde, e del professor Paolo Valerio, per la Fondazione Gic, che ha lasciato un appello alla Regione Campania per istituzionalizzare il percorso di vicinanza alle persone Lgbt+ e, in particolare, alle persone transgender e gender fluid, ribadendo il ruolo centrale dei consultori pubblici e dell’eccellenza come il Consultorio “Incontra” di Portici. Presenti anche Giuseppe Agus per Qualifica Group, il partner che si occuperà di tutte le attività che riguardano il mondo del lavoro e il possibile inserimento lavorativo di soggetti discriminati o marginalizzati, e Orsola Apolloni, per Eco Società Coopertiva sociale – legalmente rappresentata da Barbara Graziani – partner di progetto che seguirà tutti gli aspetti legati alla promozione e alla comunicazione del centro. – continua sotto –
A moderare l’incontro Antonello Sannino, coordinatore di progetto e referente di “Pochos Napoli”, che ha ricordato la “magia” di questa associazione, Pochos appunto, che dopo un percorso lungo 10 anni, nata da un gruppetto di amici animati a voler giocare a calcio e superare i pregiudizi sull’identità sessuale nel mondo dello sport, oggi si ritrova protagonista di un Centro Antidiscriminazione nel Parco Verde insieme alle Istituzioni nazionali, regionali e territoriali: un presidio di civiltà, avanguardia culturale, politica e sociale.
La “mission” del progetto Codice Rainbow Caivano, infatti, è proprio quella di creare una rete forte e coerente, in grado di fornire un valido sistema di accoglienza, ascolto e supporto alle persone Lgbt+ nel territorio caivanese e in generale nell’area metropolitana di Napoli. I risultati attesi sono quelli di allontanare le persone vittime di discriminazione da episodi di violenza, bullismo ed esclusione, e di rendere, inoltre, stabile e permanente l’Osservatorio sulle Discriminazioni Lgbt+. IN ALTO IL VIDEO