Aversa (Caserta) – Tre ore di discussione in Consiglio comunale per decidere di non aderire alla rottamazione delle cartelle esattoriali, limitatamente ai tributi di competenza comunale, proposta dal governo Meloni per le partite inferiori ai mille euro consegnate all’agente della riscossione nel periodo che va dal 2010 al 2015. – continua sotto –
Tre ore di discussione al termine della quale la maggioranza (ed è questo il dato politico importante, considerato sempre latente il rebus della tenuta) ha risposto compatta con 13 voti (sindaco Alfonso Golia compreso). Assenze, invece, si sono registrate nelle file dell’opposizione che pure ha pesantemente criticato la decisione di Golia e soci.
Tanti, infatti, sono stati gli interventi dai banchi delle opposizioni. A partire da quelle tecniche del consigliere comunale del “Gruppo per Aversa” Luigi Dello Vicario che ha spulciato la tabella allegata alla proposta di delibera redatta dall’assessora Francesca Sagliocco e dalla dirigente de settore finanze Gemma Accardo. Ha paventato il rischio di un boomerang per l’amministrazione Eugenia D’Angelo, evidenziando il pericolo che questi tributi siano prescritti per cui potrebbero nascere contenziosi che vedrebbero il comune condannato anche alle spese. Insomma, al danno la beffa.
Più politici gli interventi del veterano Giuseppe Stabile (già vicesindaco e presidente del Consiglio comunale in precedenti consiliature), Clotilde Criscuolo, Paolo Santulli (ex parlamentare e capogruppo consiliare del Partito Democratico – sponda opposizione), Carmine Palmiero (presidente dell’Assise sino allo scorso mese di dicembre) e Alfonso Oliva di Fratelli d’Italia, quest’ultimo che ha dichiarato: «Questo sindaco e questa amministrazione di centrosinistra, dopo aver negato il rateizzo post pignoramento, ha deliberato di non concedere ai cittadini aversani, automaticamente, lo sgravio delle cartelle esattoriali fino al 2015 al di sotto dei 1000 euro così come deciso dal governo Meloni. Ricordatelo cittadini aversani!». Tutti hanno criticato quella che in sintesi è stata definita «una scelta che castiga quegli aversani che non hanno pagato perché non in grado, visto che si tratta di somme che certamente non fanno ipotizzare a evasori di professione». Diametralmente opposti gli interventi dai banchi della maggioranza con Federica Turco, Mariano Scuotri, Erika Alma e Paolo Cesaro. – continua sotto –
IL PENSIERO DEL SINDACO – «L’amministrazione – ha spiegato da parte sua il sindaco Golia – ha colto la possibilità offerta dalla legge di bilancio, e, pertanto, abbiamo approvato il diniego dello stralcio parziale automatico per i crediti fino a mille euro previsto dalla finanziaria dell’anno 2023 mantenendo come da legge la possibilità per tutti di aderire allo stralcio agevolato per gli stessi crediti appunto fino a mille euro. Lo stralcio previsto dal Governo riguarda solo le sanzioni e gli interessi per i crediti tributari e solo gli interessi per le sanzioni amministrative, il capitale dovuto resta comunque è sempre a carico dei contribuenti».
«I motivi per i quali si è ritenuto opportuno non aderire allo stralcio automatico parziale – ha spiegato il primo cittadino – sono diversi. In primo luogo, si sono voluti rispettare tutti coloro che con grande sacrifico contribuiscono regolarmente al pagamento dei tributi ed è, quindi, sembrato iniquo cancellare in automatico sanzioni ed interessi premiando coloro che fino a questo momento non hanno contribuito, soprattutto in considerazione della complessa situazione finanziaria del nostro ente che rende opportune tutte le azioni finalizzate alla tutela dei crediti dell’ente, in questo caso della somma capitale».
«Inoltre, – ha concluso Golia – i cittadini che vogliono aderire allo sgravio, possono comunque accedere allo stesso beneficio cogliendo l’altra opportunità che la legge di bilancio offre con la cosiddetta definizione agevolata con la quale si ottiene lo stesso sgravio degli interessi e delle sanzioni con l’impegno al pagamento del capitale anche in modo rateale, il quale ribadisco in nessuna ipotesi verrebbe stralciato». Considerazioni condivise da tutte e forze politiche di maggioranza. IN ALTO IL VIDEO DEL CONSIGLIO