Aversa, Regolamento edilizio sostenibile e del Verde: Consiglio il 25 febbraio

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Approda finalmente in Consiglio, dopo essere stato approvato in commissione consiliare Urbanistica all’unanimità, e presentato addirittura lo scorso mese di luglio dal sindaco Alfonso Golia e dal suo vice con delega all’Urbanistica, Marco Villano, il Regolamento Edilizio Sostenibile e del Verde. – continua sotto –

I consiglieri ne discuteranno il prossimo 25 febbraio, in prima convocazione, e il 27 in eventuale seconda convocazione, in occasione di una seduta del Civico consesso che si occuperà anche di reintegrare due commissioni consiliari e il riconoscimento di due debiti fuori bilancio relativi all’area mercato ortofrutticolo e a quella lavori pubblici.

Il regolamento in questione contiene delle previsioni all’avanguardia per quanto riguarda l’edilizia sino a giungere a edifici praticamente autosufficienti, suoli permeabili benché utilizzati e così via. Un atto che alcuni esperti del settore ritengono solo di facciata tenuto conto che non vi sarebbero prescrizioni, ma solo dei buoni consigli. Affermazione non condivisa dal sindaco Alfonso Golia che evidenzia come le previsioni del Regolamento Edilizio Sostenibile vanno rispettate così come prevedono le leggi nazionali che ne sanciscono il rispetto.

«La vivibilità di una città – affermano in maggioranza – passa attraverso la “qualità” delle sue architetture (pubbliche e private, edifici e spazi pubblici), ma la “qualità” è una questione complessa di tipo prevalentemente “culturale”. Non esistono norme che possano garantire la “qualità” dell’edilizia cittadina. La sostenibilità, invece, può essere normata e incentivata. Da una ricerca risulta che il 15% dei comuni italiani ha introdotto norme di sostenibilità nei propri regolamenti, con una distribuzione concentrata al nord. Il primo passo è incrementare il numero di comuni dotati di norme simili, al nord come al sud, raggiungendo al tempo stesso un’omogeneità di argomenti, problematiche e soluzioni.  È una sorta di immunità di gregge da raggiungere». – continua sotto –

«Il Comune di Aversa, dotandosi di questo regolamento, propone una azione concreta sulla strada della creazione di positivi ambienti di vita. Il Res di Aversa, oltre a norme prescrittive, – afferma il numero due dell’amministrazione guidata dal sindaco Golia – individua norme comportamentali: punta sulla sensibilità degli utenti e ne chiede la collaborazione. L’impostazione di previsione e controllo ha mostrato il limite dell’assenza di un ragionamento comune. Parole come “conoscenza integrata” e “partecipazione” sembravano relegate alle esperienze degli anni Settanta: tornano invece di attualità innervate dall’esigenza di ascoltare i bisogni dei territori. Il risultato raggiunto costituisce una svolta di discontinuità, ma soprattutto avvia processi di confronto nell’intero territorio. Il tema è arrivare a norme di scala territoriale (intercomunale, città metropolitana, regione, nazione) coordinate e condivise».

A fronte di questa novità il settore, ancora in fermento per il sequestro della scorsa settimana di 19 appartamenti operato dalla procura, si regge su un Regolamento Edilizio che risale al lontano 1973, quando è stato redatto, per poi essere approvato l’anno successivo. Basti pensare che al suo interno si parla ancora di “licenza edilizia per costruire”. Un vero e proprio “reperto” di archeologia urbanistica che nessuno ha pensato mai di aggiornare, nemmeno quando si è parlato di concessione edilizia, di permesso a costruire e così via. Un settore che attende anche la redazione e l’approvazione del Piano Urbanistico Comunale in perenne ritardo. Uno strumento di pianificazione che dovrebbe disegnare l’Aversa del futuro, ma del quale si parla poco mentre sono in molti ad adombrare che possa venire fuori da qualche segreta stanza.

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