Carinaro (Caserta) – Arginare il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo con tutte le forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie. E’ l’obiettivo che si è posto l’istituto comprensivo di Carinaro, guidato dal dirigente Ernesto Natale, che in occasione della Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, ha promosso, insieme alla referente al bullismo, professoressa Tiziana Andreozzi, un incontro formativo con la Polizia Postale e delle Comunicazioni, settore della Polizia di Stato preposto al contrasto delle frodi e del crimine informatico, a cui hanno partecipato i ragazzi della scuola secondaria di primo grado del plesso Petrarca. – continua sotto –
Il relatore, il vice sovrintendente Salvatore De Maio, della sezione della Polizia Postale di Caserta, con preparazione e capacità comunicativa, ha saputo intrattenere i ragazzi sui reati che più comunemente vengono commessi in rete per aiutarli ad “aprire gli occhi” su realtà sempre più diffuse sui social che favoriscono incautamente la possibilità di commettere reati o di esserne vittime. Tra gli argomenti affrontati: pedofilia digitale, truffe informatiche, violazione della privacy e cyberbullismo. Molta evidenza è stata riservata agli accorgimenti basilari da utilizzare nell’affrontare il web: leggere le clausole dei social network, limitare le informazioni e i dati personali da diffondere, utilizzare sistemi di protezione, diversificare le password.
E’ stato, poi, sottolineato il ruolo fondamentale dei genitori ai quali è demandata una costante e attenta osservazione dei propri figli nell’approccio alla Rete, volta a cogliere segnali di comportamento anomalo. Nell’azione educativa, in famiglia e a scuola, va considerata prioritariamente la necessità e l’importanza di stabilire regole condivise per un uso corretto e responsabile di internet e, in particolare, dei nuovi media.
Soddisfatto il dirigente Natale: “Un’occasione per sensibilizzare i ragazzi sull’importanza di un approccio corretto e consapevole alla Rete, caratterizzata da un uso spesso molto superficiale dei social network, con scarsa conoscenza di ciò che è illegale e dei reati che si configurano quando si rendono pubbliche immagini e dati personali di privati. E tra gli obiettivi della scuola, al giorno d’oggi, ci deve essere anche quello di responsabilizzare i ragazzi sull’utilizzo del web. Ringraziamo la Polizia Postale per aver offerto alla nostra scuola questa esperienza altamente formativa”. SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA