Cesa (Caserta) – E’ ufficiale. A circa pochi mesi dalla visita ministeriale alle Alberate e dopo un iter di lavoro portato avanti con perseveranza dalla Pro Loco di Cesa e dall’intera comunità che è stata coinvolta, l’Alberata d’Asprinio è stata iscritta nel registro nazionale dei Paesaggi Rurali e della Buone Pratiche del Ministero dell’agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. – continua sotto –
Nel dossier di presentazione alla candidatura è stata inserita tutta la storia e la tradizione di un intero territorio oltre alla visione di permanenza e sopravvivenza dei vigneti che devono contrastare il fenomeno di urbanizzazione e preservare le antiche pratiche di allevamento del vitigno.
Una vittoria per un intero territorio che da sempre riconosce l’Alberata d’Asprinio come suo elemento identificatore. Dall’alto sei suoi 15 metri di altezza, essa rappresenta il baluardo del territorio. Una vedetta fiera che, forte delle sue radici ben impiantate nel terreno e sicura del sostentamento dei pioppi su cui si sorregge, si spinge con fierezza più in alto che può.
Il “Vilignatore” che s’inerpica sullo scalillo, ad ogni piolo che sale, è consapevole di essere un vero e proprio eroe. In lui e nella sua tecnica convivono tanti elementi: storia, tradizione, esperienza, ma, soprattutto, passione. E’ consapevole dello sforzo che comporta la salita sullo scalillo e lo fa con calma, dedizione e coraggio perché sa che lassù in alto potrà godere di una vista unica sul paesaggio dell’agro aversano e potrà, finalmente, raccogliere quei grappoli, frutto di un lavoro emblematico. – continua sotto –
La Pro Loco di Cesa ed il suo trentennale percorso possono essere paragonati alla salita del “vilignatore” sullo scalillo. Con il sostegno dell’amministrazione locale, regionali e le associazioni di categoria come Vitica sono stati scalati tanti pioli, sono stati fatti tanti sacrifici, tante manifestazioni organizzate, tanti risultati raggiunti ed, oggi, si scrive una nuova ed importante pagina di storia.
Un riconoscimento che ci rende orgogliosi e rende onore ai nostri Vendemmiatori eroici che negli anni hanno saputo mantenere l’integrità e valorizzare i caratteri identitari tipici di questi territori mantenendone le caratteristiche peculiari di un paesaggio unico al mondo. Un patrimonio che con questo riconoscimento conferma, anzi rafforza, il suo valore e si prepara al passo successivo: quello del sogno Unesco.
Entusiasta il sindaco Enzo Guida: “Si tratta del riconoscimento del lavoro svolto dalla Pro Loco in questi anni. Da parte nostra, siamo sempre stati disponibili a collaborare alle attività proposte e tale sinergia, grazie anche a tutti coloro che ci hanno sostenuti, ci ha dato ragione portando al raggiungimento di risultati sempre più alti, come questo riconoscimento che è ulteriore stimolo a proseguire lungo la strada finora percorsa. È una sfida che se da un lato promette importanti ricadute economiche, dall’altro impone una riflessione e un’azione ancora più stringenti a salvaguardia di un territorio che nei decenni passati è stato martoriato senza tanti complimenti”. Ora l’Alberata cesana si aggiunge al paesaggio del prosecco di Conegliano Valdobbiadene, ai limoneti della Costiera Amalfitana ed alla pratica tradizionale della Transumanza. “Un ringraziamento doveroso va rivolto all’architetto Michele Autiero, che ha curato il dossier, ed al presidente della Pro Loco, Angela Oliva, per il lavoro svolto”, conclude il sindaco.