Parete (Caserta) – La maggioranza del sindaco Pellegrino, nel Consiglio comunale del 23 febbraio, ha votato contro l’atto di indirizzo presentato dall’opposizione in merito all’acquisizione al Comune dell’ex “Proprietà Miraglia”, in piazza Berlinguer, attualmente di una società di cui è amministratore unico il fratello dell’assessore alla Finanze, Emiliano Pagano. – continua sotto –
Prima della discussione dell’ordine del giorno, l’assessore Pagano, che poi si è allontanato per incompatibilità in merito all’argomento, ha dichiarato che è “tendenziosa la proposta dell’opposizione su un immobile su cui è stato già concesso un permesso per costruire rilasciato dall’allora amministrazione dell’ex sindaco Raffaele Vitale, che non mostrò interesse verso altra destinazione di Proprietà Miraglia. Il capogruppo della maggioranza di allora era Giuseppe D’Alterio che, adesso, da capogruppo dell’opposizione, propone questo ordine del giorno. Non vorrei che la proposta dell’opposizione fosse apripista di un ritorno al passato, di una politica becera e maldestra, che mirava ad attaccare gli interessi familiari, personali e lavorativi dei partecipanti al mondo politico”.
D’Alterio ha contestato l’intervento, ritenendolo “non opportuno”, dell’assessore Pagano perché in conflitto d’interesse su un ordine del giorno che coinvolgeva un suo familiare. “Siamo sull’orlo del ridicolo – ha dichiarato D’Alterio – con l’intervento dell’assessore Pagano in palese contrasto con il conflitto di interesse, mentre doveva solo lasciare silenziosamente l’aula consiliare. Si è creata davvero una situazione incomprensibile e ridicola. Mi sarei aspettato anche un intervento da parte del presidente del Consiglio Comunale. Adesso posso parlare liberamente dopo che sono stato accusato di una politica becera e da Prima Repubblica? E’ un’intimidazione, una provocazione, che cos’è? Io non ho più la serenità per poter discutere di un argomento nell’interesse dei nostri concittadini”.
A tal proposito, il gruppo consiliare di opposizione “Parete Città di Tutti”, ha inviato una nota al prefetto di Caserta per chiedere una sua valutazione in merito all’incompatibilità dell’assessore Pagano, in quanto fratello del proprietario dell’immobile, che, nel consiglio comunale del 23 febbraio, sostiene la minoranza, “interveniva impropriamente e argomentava con allusioni ed offese nei confronti dell’opposizione, condizionando cosi la serenità dell’Assise che si preparava a discutere e a votare l’ordine del giorno”.